Genga è un piccolo borgo marchigiano, in provincia di Ancona, immerso nel verde del Parco Regionale Naturale Gola della Rossa e Frasassi.
Famoso per le Grotte, situate nel suo territorio, e per il presepe vivente che ogni anno viene organizzato in loco durante il periodo natalizio.
Ma Genga è questo e anche molto di più.
Oggi vi portiamo alla scoperta di questo comune, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, e del suo territorio.
Inizia il viaggio alla scoperta delle 10 cose da fare e vedere a Genga!
1. Visitare il Castello di Genga e i suoi Musei
Raggiungete il castello, che deve il nome ai Conti della Genga, parcheggiate l’auto e godetevi la sua atmosfera.
Curiosi, camminando con gli occhi all’insù, entrate dalla porta ad arco e ammirate il luogo natale di Papa Leone XII vibrare di una bellezza autentica.
Il medievale Castello di Genga, costruito sulla roccia, conserva gran parte delle mura di difesa.
Qui, dove il tempo sembra essersi fermato e dove il silenzio regna sovrano, potrete visitare la chiesa nuova dell’Assunta, fotografare il palazzo signorile dei Conti del Genga e avere una meravigliosa vista sulla vallata circostante.
Dalla piazza del borgo partono piccole viuzze che vanno percorse lasciandosi guidare dall’istinto. Lì si trova anche la chiesa di San Clemente Papa che fu costruita nell’XI secolo insieme al castello che ha dato origine a Genga.
Origini misteriose, lontane, legate a tante leggende.
Da visitare i Musei di Arte Sacra, nel castello di Genga, e il Museo di “Arte, Storia e Territorio” nel Palazzo Fiumi – Sermattei, che valorizza il patrimonio artistico diffuso nel borgo.
Qui potrete ammirare i capolavori della chiesa di San Clemente e conoscere i sentimenti religiosi della comunità e gli oggetti della devozione quotidiana.
Il Museo si divide in due parti: la sezione preistorica della Sala Frasassi dedicata ai rinvenimenti archeologici e alla sacralità che hanno avuto questi luoghi, dove è stata rinvenuta anche una Venere preistorica, e il percorso storico-artistico dove si trovano anche opere del pittore Antonio da Fabriano, oggetti di devozione popolare, oggetti sacri di Leone XII e la statua neoclassica della Vergine con il Bambino uscita dalla bottega del Canova.
Biglietto incluso in quello della visita alle Grotte di Frasassi.
Clicca qui per informazioni e orari/giorni di apertura.
2. Fare un trekking alla scoperta di Valle Scappuccia…e non solo!
Escursioni mozzafiato, paesaggi indimenticabili, sentieri trekking per tutti i gusti. Questo è quello che il Parco Gola della Rossa e Frasassi può offrirvi!
Munitevi di scarpe adatte, bastoncini per aiutarvi ad affrontare i sentieri più impervi, macchina fotografica e attrezzatura adeguata.
Foro degli Occhialoni, Sentiero del Papa e sentiero dell’Aquila e poi la meravigliosa Valle Scappuccia.
Per raggiungere Valle Scappuccia potrete partire dal borgo di Genga a piedi. Quest’area floristica protetta delle Marche si trova a circa 3 chilometri dal centro storico e vi si accede tramite una forra situata sulla strada che da Genga porta ad Arcevia.
Questa valle, nascosta e misteriosa, è un dono della natura. Passeggiate poi al suo interno e addentratevi nel bosco. Fatine e folletti potrebbero anche apparirvi lungo il sentiero.
Valle Scappuccia, caratterizzata da picchi rocciosi e guglie, è culla di lecci, faggi e fillirea. Lungo il torrente, che in base alla stagione troverete più o meno in attività, ammirerete anche pioppi e salici.
Se preferite potrete anche fare un giro all’interno della valle percorrendo un sentiero del parco che vi condurrà dapprima alla scoperta della rigogliosa natura del luogo e come tappa finale alla forra dove lascerete sicuramente un pezzo di cuore.
In questo meraviglioso contesto del Parco Gola della Rossa e Frasassi a Settembre si svolge il Festival Frasassi Climbing dove le attività outdoor e l’arrampicata sono le protagoniste!
Avete mai sentito parlare di slackline? In questo articolo troverete informazioni dettagliate su questa nuova disciplina da praticare all’aria aperta.
3. Le Grotte di Frasassi, un viaggio nel viaggio a Genga
Le Grotte di Frasassi, grotte carsiche sotterranee, situate nella località Frasassi detta così per la presenza della Gola che divide due “sassi”, sono uno spettacolo marchigiano imperdibile che lascia senza fiato grandi e piccini.
Scoperte nel 1971 grazie al gruppo speleologico del CAI di Ancona, la loro storia ha inizio però 190 milioni di anni fa.
Leggete qui per sapere come il CAI ha scoperto la “Grotta Grande del Vento” –
La forza dell’acqua e la potenza della roccia hanno creato scenari pazzeschi.
Un’esperienza da vivere tra stalattiti e stalagmiti dalle forme più strane battezzate con nomi molto curiosi come l’Obelisco, il Dromedario, o i Giganti.
Alle Grotte di Frasassi si possono fare 3 diversi percorsi suddivisi in 8 livelli geologici diversi per un totale di circa 30 chilometri.
Quello base consigliato per tutti è il sentiero turistico, lungo circa 1,5 chilometri, che si percorre in 70 minuti con una guida professionale e che porta alla scoperta delle Sale: Abisso, Ancona, 200, Gran Canyon, dell’Orsa e Infinito.
Per i più avventurosi ed esperti consiglio invece l’opzione percorsi speleologici, azzurro (percorribile in circa 2 ore, adatto a coloro che hanno più di 12 anni) o rosso (dura 3 ore ed è consigliato a chi ha già effettuato il percorso azzurro), con guida speleologica al seguito, che portano alla scoperta di zone altrimenti non visibili.
Per avere informazioni dettagliate sull’abbigliamento da indossare, sui giorni e orari di apertura e per le prenotazioni, consultate questo articolo!
Ricordatevi che all’interno delle grotte la temperatura è di 14° costanti: portate un maglioncino e indossate scarpe chiuse.
4. Raggiungere il Tempio del Valadier e l’eremo di Santa Maria Infrasaxa
Un luogo suggestivo, che vi lascerà senza fiato, da raggiungere con calma. Incastonato nel cuore roccioso della Gola della Rossa e di Frasassi nelle Marche si trova il Tempio del Valadier.
Questo santuario ottagonale in stile neoclassico è raggiungibile a piedi dalla strada che costeggia la Gola e che si trova poco distante dall’ingresso delle Grotte di Frasassi.
Un itinerario adatto a tutti e fattibile anche con passeggini e carrozzine in quanto si tratta di un ampio sentiero lastricato con minima pendenza.
Immersi nella natura, lasciatevi condurre dal suono melodico del fiume Sentino che accompagnerà i vostri passi.
Il Tempio del Valadier, perfettamente in sintonia con il paesaggio e la natura circostante, è un luogo di ineguagliabile bellezza.
Attribuito all’architetto Giuseppe Valadier, venne fatto costruire da Papa Leone XII sopra a una vecchia chiesa. La popolazione usò in principio questo luogo di culto come rifugio che poi venne meta di pellegrinaggio per i peccatori.
Incastonato tra le pareti rocciose spiccano il colore bianco del marmo travertino e la cupola imponente che sovrasta il tempio. All’interno era situata la statua della Vergine con bambino del Canova oggi nel Museo del Territorio.
In questo spazio così spirituale è posto anche un antico oratorio, addossato a una parete rocciosa, che un tempo era di proprietà delle monache Benedettine: benvenuti all’eremo di Santa Maria Infrasaxa.
Lo sapevate che Il Tempio del Valadier ogni anno diventa ancora più suggestivo grazie al presepe vivente che viene allestito al suo interno durante il periodo natalizio?
Scopri le origini del presepe vivente di Genga.
Per avere notizie aggiornate sull’edizione di quest’anno controllate il sito e le pagine social del comune di Genga!
5. Scoprire la leggenda del castello di Pierosara
Un borgo legato alla leggenda romantica di Pierosara.
Un antico castello situato su un colle che domina il territorio circostante del parco della Gola della Rossa e di Frasassi. Situato a pochi chilometri dalle Grotte di Frasassi, Pierosara vi aspetta.
Da Castel Petroso il castello che sorgeva in questo luogo roccioso immerso nella natura cambiò il nome in Pierosara in ricordo di due giovani innamorati, Piero e Sara che vissero e morirono tra le sue mura.
Una leggenda d’amore in cui si narra che Sara, fanciulla di Castel Petroso e il suo promesso Piero vennero uccisi, a seguito di un rapimento e di una battaglia ad opera dei cittadini del castello, dal Conte Ravellone perdutamente innamorato della fanciulla.
Pierosara è un luogo oggi perfetto per entrare in contemplazione con la natura circostante. Qui potrete ammirare le due cinta murarie con le loro porte e l’imponente torre di avvistamento e difesa.
Percorrete le viuzze del castello dove il tempo è sospeso tra la nuvole e godete della magnifica vista che avrete dall’alto del colle.
6. Ritrovarsi avvolti nel mistero dell’Abbazia di San Vittore delle Chiuse
Proseguendo la visita, nel suggestivo scenario del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi nelle Marche si trova anche un altro imperdibile luogo: l’abbazia di San Vittore delle Chiuse.
Un eccellente esempio di chiesa in stile romanico immerso nel verde e in un contesto di pace e tranquillità.
Protetta dalle montagne e avvolta nel mistero l’abbazia si trova nella frazione di San Vittore vicino a un ponte romano sul fiume Sentino.
Edificata dai Longobardi verso la fine del X secolo deve probabilmente il suo appellativo “delle Chiuse” al fatto che risultava chiusa tra i monti circostanti.
Entrando nell’abbazia noterete un simbolo misterioso sulla parete vicino alla porta sinistra dell’altare. Come un otto rovesciato o un simbolo dell’infinito. A questo sono legate ipotesi differenti: possibilità di raggiungere l’infinito grazie alla fede o passaggio dei Templari?
Visitate questa abbazia per scoprirne i misteri e approfondite la storia dell’Abbazia leggendo questo articolo sul blog di DestinazioneMarche.
7. Visitare il Museo Speleo Paleontologico e Archeologico
Accanto al tempio romanico di San Vittore è situato il Museo Speleo Paleontologico e Archeologico.
Al suo interno è custodito un reperto fossile di ittiosauro ritrovato nel 1976 da un ricercatore nella zona di Camponocecchio. Avete mai sentito parlare di ittiosauri?
Erano i più grandi animali vissuti nell’ambiente marino nell’area umbro-marchigiana durante il Giusassico finale (circa 150 milioni di anni fa).
All’interno del Museo potrete anche ammirare materiale paleontologico e archeologico recuperato nel territorio del comune di Genga.
Biglietto incluso in quello della visita alle Grotte di Frasassi.
Clicca qui per informazioni e orari/giorni di apertura.
8. Rilassarsi alle Terme di San Vittore di Genga
Nella frazione di San Vittore, in totale sintonia con la natura circostante, troverete anche alberghi, ristoranti e terme.
Se siete alla ricerca di relax e coccole, le Terme di Frasassi sono il posto ideale dove ritrovare benessere fisico e mentale.
Un luogo suggestivo inserito nel contesto scenografico circondato dai monti ai piedi della Gola di Frasassi.
Presso le terme, che utilizzano acque minerali sulfuree-clorurate-sodiche, potrete effettuare cure inalatorie e balneoterapiche, trattamenti estetici (idromassaggi, massaggi, peeling).
9. Caricarsi di adrenalina a Frasassi Avventura
Se amate le attività all’aria aperta il Parco Gola della Rossa e Frasassi oltre ai sentieri di trekking propone anche un’altra tappa imperdibile: il parco Frasassi Avventura.
Situato a Genga vicino all’Abbazia San Vittore delle Chiuse vi aspetta con 5 percorsi adrenalinici sugli alberi con cavi d’acciaio sospesi sul fiume Sentino, ponti tibetani e carrucole.
Avventura e divertimento sono assicurati per grandi e piccini.
Per tutti i percorsi viene fornita attrezzatura idonea e certificata costituita da imbracatura e casco di protezione. Prima di lanciarvi nell’avventura parteciperete a un briefing in cui istruttori professionisti vi spiegheranno l’utilizzo dei dispositivi e le tecniche per divertirvi in totale sicurezza.
Pronti all’avventura?
Scoprite tutti i parchi avventura nelle Marche.
10. Degustare i prodotti tipici del territorio di Genga
Genga è perfetta anche per una tappa di gusto.
Tante sono le specialità culinarie e le ricette tipiche offerte dai casolari rurali del suo territorio.
La lunga tradizione legata ai salumifici e alle norcinerie tramandano una storia antica ancora attuale grazie al Salumificio di Genga.
Conosciamo insieme queste specialità a km zero da mangiare e bere!
- Il salame spalmabile, “il ciauscolo”
- la porchetta
- le pappardelle al cinghiale
- la pasta fatta a mano come le pincinelle, simili a tagliatelle arrotolate
- la polenta con il ragù di cinghiale
- la “crescia” cotta sotto la brace
- le lumache
- i “vincisgrassi”
- il liquore “mistrà”
- l’acqua Frasassi
Info Utili
- Scopri Genga sul sito del turismo della Regione Marche
La foto copertina è dell’Archivio Regione Marche.