La bellezza delle Marche è in questi giorni al cinema con il film La Banda Grossi, interamente girato e prodotto nella provincia di Pesaro Urbino. Il regista è Claudio Ripanti, un giovane filmmaker co-fondatore dello studio di produzione video CineStudio di Fermignano. Se siete curiosi di scoprire il film ma soprattutto i luoghi che sono stati in grado di trasmettere l’emozione e il pathos della storia siete nel posto giusto… Siamo certi che La Banda Grossi vi farà venire una gran voglia di correre nelle Marche!
La Banda Grossi è un racconto di avventura, coraggio e libertà che vede protagonista una storia vera quasi dimenticata, una leggenda raccontata ancora oggi dai nonni di fronte al camino, ambientata in una terra meravigliosa, la provincia di Pesaro Urbino, nelle Marche.
Cos’è la Banda Grossi?
Nelle Marche del 1860, all’alba dello Stato Italiano, un bracciante nullatenente di nome Terenzio Grossi radunò una banda di 7 uomini, ribelli e sanguinari che per due anni tennero sotto scacco l’esercito sabaudo e si fecero amare dal popolo. Furono due anni di violenze ai danni dei potenti e borghesi, poi tutto finì. Ma Terenzio e la sua banda non furono mai dimenticati e sopravvissero nei racconti della gente del posto.
I luoghi del film La Banda Grossi
Andiamo alla scoperta dei luoghi più affascinanti che sono protagonisti insieme ai personaggi, di questo western all’italiana. Paesaggi naturali straordinari della provincia di Pesaro Urbino che vi faranno innamorare delle Marche.
La Gola del Furlo, i monti Catria, Pietralata e Nerone oltre che gli scorci più drammatici dell’entroterra e della costa sono solo alcuni degli sfondi delle vicenda, che “rivivono” in un’altra epoca guadagnando ulteriore spessore ed intensità. Oggi ve ne raccontiamo solo alcuni, fra i più belli dal punto di vista naturalistico. Tutte le location nel loro complesso si trovano nei comuni di Urbino, Fermignano, Petriano, Gallo di Petriano, Acqualagna, Urbania, Sant’Angelo in Vado, Borgo Pace, Isola del Piano, Cagli, Fossombrone, Frontone, Mercatello.
La Gola del Furlo
Nel cuore delle Marche, nel territorio del comune di Fermignano, nella provincia di Pesaro-Urbino si trova un luogo di straordinaria bellezza paesaggistica. Si tratta di una gola antichissima formata da un’enorme parete di calcare spaccata in due, per erosione da parte delle acque del fiume Candigliano, tra il Monte Paganuccio (977 m) e il Monte Pietralata (888 m). Le loro ripide pareti che si gettano a picco nel fiume sono uno spettacolo affascinante in cui i colori delle acque risaltano di azzurro intenso tra il verde delle piante e l’asperità delle rocce.
Il Furlo rappresenta uno straordinario scenario da percorrere a piedi in tutti i sentieri che lo costeggiano. Durante questo percorso naturalistico, potrete ammirare gli imponenti strapiombi, le specie rare floristiche protette, le verdi acque del fiume Candigliano e la galleria romana dove passava l’antica Via Flaminia che fu fatta scavare nella roccia dall’imperatore Vespasiano tra il 76 e il 77 d.C.
Castello di Frontone
Arrivando a Frontone, la cosiddetta “Svizzera delle Marche” per il suo paesaggio e per il clima salubre, non si può non notare l’imponente sagoma del suo antico Castello, posto in cima ad una altura di 571 metri che domina la valle sottostante. La parte antica dell’abitato, con le sue strette e lunghe viuzze, si trova in cima alla rupe, arroccata ai piedi del castello.
Ai margini del borgo antico potrete ammirare la torre civica dal colore rosso acceso e delle sue forme molto particolari. Dalla piazza principale del borgo potrete godere di uno spettacolare panorama sulla valle sottostante e, soprattutto, sulle vicine cime dei monti Catria ed Acuto, che troneggiano sulla zona dall’alto della loro oltre 1000 metri.
Scopri il Castello di Frontone
Marmitte dei Giganti
È difficile non innamorarsi di questo spettacolo naturale, un canyon turchese alto 30 metri scavato nei millenni dal Metauro. La corrente del fiume e i massi che trasportava hanno modellato le rocce formando delle cavità tonde che oggi sono piene di acqua trasparente. Le Marmitte dei Giganti si trovano a San Lazzaro di Fossombrone, un comune della Provincia di Pesaro Urbino e possono essere ammirate e fotografate affacciandosi dal ponte di Diocleziano.
Davanti a voi avrete una profonda forra, come una spaccatura della crosta terrestre, con ripide pareti verticali per un’altezza massima di m. 30 sopra il livello del fiume e di m. 17,50 sotto. La larghezza massima tra le due sponde è di m. 13,20 quella minima di poco più di un metro. Il canyon racconta una storia geologica di ben 140 milioni di anni.
Scopri le Marmitte dei Giganti
Monte Nerone, Cagli
Il Monte Nerone è un’autentica meraviglia marchigiana da annoverare tra le peculiarità della regione e della provincia pesarese. Insieme al Monte Catria e Petrano appartiene alla catena appenninica Umbro-Marchigiana e raggiunge l’altezza massima di 1526 metri slm. Ritenuta una delle vette più alte dell’Appennino Umbro-Marchigiano, è stata amata da molti popoli del passato, a partire dai Piceni, passando per gli Etruschi e i Romani arrivando via via ai popoli medioevali che lasciarono come testimonianza monasteri e conventi, ancora vivi nel territorio circostante.
La sua bellezza risiede nella natura incontaminata e nelle vedute mozzafiato, arricchite da paesaggi suggestivi sia invernali che estivi. Questo monte è infatti un punto di riferimento per chi pratica lo sport e ama il turismo di montagna. In inverno sono aperti gli impianti sciistici mentre in estate è possibile intraprendere i diversi percorsi naturalistici, guidati da persone esperte, dove poter scoprire le meraviglie di un luogo che ha tanto da raccontare.
Monte Pietralata, Fermignano
Il Monte Pietralata è una delle due cime principali della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo e raggiunge gli 889 m s.l.m.. Qui si trovano boschi spontanei, praterie, pareti strapiombanti, magnifici punti panoramici e antichissimi insediamenti che ne fanno un luogo ideale per una camminata. Ai suoi piedi si trova il Santuario del Pelingo, l’abbazia romanica di San Vincenzo e il ponte romano, poco più avanti Acqualagna e i suoi profumatissimi tartufi.
Piantato su di un gibbo del monte omonimo si trova il castello di Pietralata dove oggi non abita più nessuno. Le case stanno ai fianchi della chiesa, quelle sul versante della valle sono in rovina. Curiosa la costruzione “appesa” alla chiesetta, un massiccio di pietra e mattoni, con sottostante passaggio.
Tante le curiosità che hanno riguardato anche gli altri territori proposti nel film: Gola del Furlo, monti Catria, Pietralata e Nerone, angoli di Urbino, Fermignano, Petriano, Gallo di Petriano, Acqualagna, Urbania, Sant’Angelo in Vado, Borgo Pace, Isola del Piano, Cagli, Fossombrone e Frontone e diverse le comparse, tra personaggi particolari ed artisti del territorio. Ma per saperne di più, l’invito del produttore Enrico Ripalti è quello di andare al cinema ad assaporare questa storia, a metà strada tra realtà e fantasy, che riporta al western all’italiana, con aspetti comuni al poema epico, al Romanticismo e al romanzo d’avventura.
Info utili
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- La Banda Grossi è un film prodotto interamente da CineStudio, studio di produzione video con sede a Fermignano (PU)
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- Il film è riconosciuto di Interesse Storico e Culturale dal MIBAC (Ministero dei Beni Culturali)
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- Il film è prodotto anche grazie al contributo di Regione Marche – Fondi POR-FESR 2014-2020 e
Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission
- Il film è prodotto anche grazie al contributo di Regione Marche – Fondi POR-FESR 2014-2020 e
- Si tratta del film italiano di maggior successo nella storia del crowdfunding: oltre 72.000 EURO in 30 giorni
- Scopri la programmazione al cinema del film La Banda Grossi
Il film è stato girato anche a Carpegna, all’interno del Palazzo dei Principi e nel giardino!!! Non l’avete citata per niente Carpegna!
Ciao Silvia, come scritto anche nell’articolo, qui abbiamo raccontato solo alcuni luoghi toccati dal film, ponendo l’attenzione su quelli interessanti dal punto di vista naturalistico.