Che cosa ne dite di scoprire una meta imperdibile per gli appassionati di ciclismo, nelle Marche, alle porte della Romagna? Ecco a voi la salita del monte Carpegna, amata dal campione di ciclismo Marco Pantani, da percorrere per vedere il monumento che lo ricorda.
Carpegna: il paese
Carpegna è un comune in provincia di Pesaro Urbino, nel Montefeltro. E’ famoso anche per il prosciutto DOP che da lui prende il nome. Si trova ad una buona quota per respirare aria pura e in un ambiente salutare, quello del parco interregionale dei Sassi di Simone e Simoncello.
A Carpegna centro si trova il palazzo dei Principi Falconieri, dove vivono ancora i discendenti dei Carpegna. Il palazzo, iniziato nel 1675 e terminato dopo venti anni, è ispirato alle grandi residenze signorili della campagna romana, ed è molto bello da visitare.
Il verde
Nel parco dei Sassi di Simone e Simoncello si trova anche il Carpegna Park – Family Adventure Mountain, un parco avventura per passare una giornata in allegria se avete dei bimbi.
Il monte Carpegna è proprio nei pressi del paese, e tocca i 1415 m di altitudine. Meta interessante per le escursioni tra i faggi e gli abeti, piantumati nei primi del Novecento. Un luogo dove ritrovare senza dubbio la pace e il silenzio. Anche perché le automobili arrivano solo fino a un certo punto e poi c’è un divieto di accesso.
Meta di pellegrinaggi su due ruote
L’itinerario “ciclistico” comincia proprio al di fuori del paese, indicato dalla segnaletica “cippo Pantani”. Può essere percorso in macchina fino al cippo Pantani nel bosco, in biciletta fino al valico del Carpegna, dove usava allenarsi il campione del Giro e del Tour.
In ognuna delle curve, a terra o sui muretti, ci sono frasi in memoria del campione. Come la famosa “Il Carpegna mi basta”, con cui Pantani usava indicare la sua meta preferita per gli allenamenti in salita.
La località Cippo si trova a 1015 m slm. Qui, in un’area che delimita la parte carrozzabile da quella pedonale, e vicino a un monumento ai caduti, gli appassionati si commuoveranno ricordando Pantani. Il cippo comprende una foto con un messaggio in ricordo e una scultura a grandezza naturale in ferro battuto, rappresentando “il pirata” sui pedali. Arriva dopo un km e mezzo di salite con pendenza tra il 9% e il 15%.
Naturalmente i veri esperti percorreranno la strada in bici, non in auto come abbiam fatto noi. Ed arriveranno quindi al valico. I tornanti in tutto son 22 , molto stretti e quindi la pendenza percepita non si attenua mai. In cima c’è una fontanella dove lo stesso Pantani beveva senza borraccia. Sono sei km e 610 metri di salita costante che garantiscono alla fine uno splendido panorama, ad oltre 1400 m di altitudine.
Pantani stava molto in piedi sulla bici e riusciva a far la salita con rapporti bassi e in poco tempo… Provate ad imitarlo, per ricordare la sua tempra!
Cosa unire a questa visita?
Nel vicinanze non vanno persi, a mio parere: la riserva Naturale del Sasso di Simone e Simoncello, la rocca di Pietrarubbia, Frontino, Sassocorvaro, Macerata Feltria, Pennabilli, San Leo con la sua rocca in cui fu imprigionato il negromante Cagliostro.
Buona pedalata da Sara di Travelkeller!
Info utili
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