Poco tempo fa avevamo pubblicato sulla nostra pagina Facebook Marche Tourism la storia di un coppia di Milano che aveva deciso di lasciare tutto e trasferirsi nelle Marche. In un commento al post Massimo e Michela avevano scritto…”Anche noi!” perciò abbiamo chiesto di raccontarci la loro storia.
Inizia così:
Siamo una famiglia milanese, di “Milano Milano”, abitavamo nella zona Paolo Sarpi, la Chinatown Milanese a due passi dall’Arena e dal Parco Sempione; il capofamiglia Massimo, fotografo pubblicitario, Michela, contabile, Davide che allora aveva nove anni e Simone che ancora non era nato, ma che proprio grazie al progetto e all’idea di cambio vita è venuto al mondo e la nonna Bruna, l’ottantacinquenne mamma di Michela.
Pur non conoscendo le Marche, spinti dal desiderio di dare una svolta alla loro vita, decidono di dirigersi proprio qui, in un angolo d’Italia che ancora non avevano esplorato e che improvvisamente hanno iniziato a chiamare “casa”:
Dopo parecchie visite e qualche offerta andata male, il colpo di fulmine, ricordo ancora lo scambio di sguardi tra me e Michela quando arrivammo nella piccola Sant’ Elpidio Morico piccolo borgo gioiello di 75 abitanti, nella vecchia casa di campagna dove viveva Fascicò il cordaio del paese. Fu amore a prima vista, complice la giornata favolosa, i girasoli e la vista sui monti Sibillini.
Dopo alcuni anni dedicati ai lavori di ristrutturazione della casa, nel 2014 Massimo e i bambini si trasferiscono stabilmente in campagna mentre Michela rimane a Milano in attesa di raggiungere la famiglia a fine maggio 2015, incontrandosi appena possono e dedicandosi interamente al loro “piccolo angolo di mondo”: il progetto dell’orto sinergico, i camminamenti tra il boschetto di querce, l’ultracentenario uliveto e tutto quello che una tranquilla ma intensa vita di campagna richiede. Lavorare la terra e occuparsi a tempo pieno della propria casa riscoprendo i bisogni più basilari della natura non è semplice…ma la soddisfazione di “tornare a vivere” è impagabile:
L’inizio è stato duro io (Massimo n.d.r.) da solo con due pesti per casa. Gli impegni giornalieri che cambiavano a seconda del sole o della pioggia, ma dopo poco tempo il lavoro soffocante, senza orari è completamente dimenticato, la mattina non vediamo l’ora di svegliarci per fare qualsiasi cosa, potare, tagliare le erbacce, piastrellare, levigare, scrostare, pulire…fantastico, finalmente liberi!!!
Liberi di dedicarsi ad un progetto sostenibile e a misura d’uomo, come lo sono le nostre Marche, dove il sogno di creare uno spazio intimo e più umano è possibile, per poi condividerlo diffondendo uno stile di vita eco-compatibile.
Tutta la ristrutturazione di quello che diventerà presto l’agriturismo è stata eseguita con i principi della bio architettura, dove la legge lo permetteva e tutto il progetto è incentrato sul risparmio energetico con l’utilizzo di una centrale a biomassa, impianti a pavimento, solare termico e più avanti fotovoltaico.
Anche i lavori del terreno ovviamente, il vecchio uliveto di Sargano è stato ripulito e recuperato, il boschetto dove in primavera si possono raccogliere gli asparagi selvatici è in fase di sistemazione e poi la vigna e il resto del terreno per cui abbiamo richiesto la certificazione biologica.
E’ uno scambio equo, due strade che si incontrano: il rispetto per il territorio e la sua salvaguardia si intrecciano a ciò che una vita in campagna è capace di dare in cambio e cioè un’esistenza armoniosa e in pace con la natura e una nuova consapevolezza di libertà e di famiglia…
Qui in tanti mi chiedono ma come fa un cittadino con un lavoro di successo decidere di fare un salto nel buio? Non so dare una risposta ma posso solo dire che solo ora dopo quasi un anno conosco i miei figli e loro conoscono me, prima eravamo solo dei coinquilini e solo questo basterebbe, poi viene il rapporto con la terra, lavorare all’aria aperta appena possibile, essere abbronzato praticamente 365 giorni l’anno senza bisogno di lampade, qui finalmente mi sembra di fare qualcosa di veramente importante.
E anche se per gli abitanti del luogo, da sempre abituati a questi piccoli borghi delle Marche , chi lascia un lavoro prestigioso e una vita piena di comfort per la quiete delle colline marchigiane può a volte essere visto solo come “nu mattu”, il risultato di un così drastico cambio di vita è forse la sua conquista più grande, quella capace di far mettere solide radici, di creare un piccolo universo da amare, di iniziare a sentirsi a casa, veramente:
Abbiamo imparato ad amare le Marche con i suoi paesaggi unici e la sua gente disponibile e amichevole, la sua cucina semplice e genuina, valori che ormai si stanno perdendo un po’ ovunque, speriamo di dare il nostro contributo affinché questa regione possa essere conosciuta e apprezzata, nella speranza che comunque mantenga sempre la sua identità unica.
Beh, che dire di più…Massimo, Michela, Davide, Simone, Bruna: benvenuti nelle Marche!
Info utili:
Mettiti in contatto con Massimo e Michela e segui i lavori dell’agriturismo attraverso la loro pagina Facebook Lovelymarche
Scopri di più sulle Marche sul sito della regione dedicato al turismo
Scarica l’app per cellulare “Dolci Colline e Antichi Borghi” disponibile gratuitamente per iOS e Android
Leggi le iniziative per Expo 2015 sul sito della Regione Marche dedicato all’evento
Semplicemente stupendo !!!
Auguri !!!
Bravi! Anche io e il mio compagno Max… noi siamo andati via nientemeno che da Roma, oramai 6 anni fa, per spostarci nel “lontano” entroterra Marchigiano, Valle del Cesano in una casa che è stato amore a prima vista. Non è tutto rosa e fiori, soprattutto per il lavoro, ma amiamo la nuova vita e non potremmo mai più vivere con i ritmi della capitale. Grazie, è sempre bello sapere che non siamo soli.
Anna
Complimenti io insieme alla mia bella famiglia stiamo pensando di fare la stessa scelta. Mi sono innamorata delle marche dalla prima volta che ci sono stata 10 anni fa…mi potete consigliare?