“Nel tempo in cui predicò agli uccelli, il venerabile padre Francesco, percorrendo città e villaggi per spargere ovunque la semente della benedizione, arrivò anche ad Ascoli Piceno…”
(Tommaso da Celano)
Fra i grandi personaggi della storia che le Marche hanno accolto nel corso dei secoli, spicca la straordinaria figura di San Francesco d’Assisi. Fin dal suo primo viaggio, risalente al 1208, il celebre santo testimoniò un profondo legame con la nostra regione influenzandone la vita spirituale, culturale e sociale. Fu proprio nelle Marche che egli compose “I Fioretti di San Francesco”, una delle opere più importanti della letteratura e della spiritualità italiana in cui vengono narrati episodi legati alla vita del “Poverello di Assisi” e dei suoi primi compagni, particolarmente di quelli marchigiani.
Attraverso il Cammino Francescano della Marca, che si è svolto dal 23 al 30 aprile 2016, è stato possibile ripercorrere la via che San Francesco intraprese nel 1215 dalla sua città natale, Assisi, fino ad Ascoli Piceno. Un affascinante percorso denso di suggestioni spirituali, naturalistiche e culturali che tocca quattro province (Perugia, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno) snodandosi lungo 15 comuni (Assisi, Spello, Foligno, Serravalle di Chienti, Muccia, Pievebovigliana, Caldarola, Cessapalombo, San Ginesio, Sarnano, Amandola, Comunanza, Palmiano, Venarotta, Ascoli Piceno). Il percorso copre una distanza di circa 170 km ed è diviso in otto tappe. Gli stessi luoghi che, ben ottocento anni fa, videro una grande folla accorrere all’annuncio del santo di Assisi. Si racconta che al suo arrivo ad Ascoli Piceno ben trenta, fra chierici e laici, colpiti dalla sua testimonianza di fede, si fecero suoi discepoli, ricevendo dalla sue stesse mani l’abito religioso!
Ripercorrere il tragitto di San Francesco significa avventurarsi in un emozionante viaggio nella propria religiosità e rivivere i fasti di varie epoche testimoniati dai tesori architettonici e artistici incontrati lungo il cammino: l’epoca preromanica dei Piceni, il Medioevo dei suggestivi borghi, il Rinascimento e l’arte barocca delle splendide opere d’arte conservate nelle chiese e nei musei.
A tutto questo si aggiunge la strepitosa cornice naturalistica di un cammino che attraversa ben quattro parchi: Parco del Monte Subasio, Parco Naturale dell’Altolina, Parco di Colfiorito e Parco Nazionale dei Sibillini. Panorami mozzafiato, vallate verdeggianti, boschi intatti e pittoreschi sentieri lungo fiumi e sorgenti, fino a godere della vista del mare in lontananza….Un affresco di meraviglie naturali che si rinnova ad ogni passo e ad ogni sguardo, e che sicuramente ispirò l’anima contemplativa di San Francesco, il quale amava la natura e ne celebrava la sacralità in ogni sua predicazione e preghiera. ( Per un itinerario dettaglio, visita il sito Viandante)
Insieme al “Cammino Francescano della Marca”, i “Pellegrinaggi estivi da Loreto ad Assisi lungo la Via Lauretana”, propongono, soprattutto ai giovani, un originale momento di spiritualità da vivere a contatto con la natura e insieme ad altri pellegrini. Ogni estate vengono attivati quattro pellegrinaggi che ripercorrono il tragitto dell’Antica Via Lauretana che collegava Roma a Loreto già dal XIV secolo. Un evento che intende recuperare l’antica pratica di fede del pellegrinaggio e la riscoperta di uno dei luoghi più importanti della cristianità: il Santuario Mariano di Loreto, in provincia di Ancona, che conserva le mura della Santa Casa di Maria di Nazareth. Un percorso spirituale di grande impatto emotivo che unisce idealmente la dimora terrena della Madre di Dio e la città che diede i natali a San Francesco, rivelando la profonda unione fra il Culto Mariano e il Francescanesimo presente nelle Marche.
Da oltre sette secoli, numerosissimi pellegrini provenienti dall’Italia e dall’Europa sono giunti in questi santuari, per chiedere una grazia particolare, testimoniare la propria fede e trarre un motivo di speranza per la propria vita. Un cammino che rievoca dunque scenari lontani nel tempo, ma sempre attuali, perché coinvolgono la dimensione spirituale di ogni uomo. Ogni cammino è un momento di riflessione e di scoperta, di se stessi e del territorio. Un territorio che non si finisce mai di scoprire…e che riserva continue sorprese! Ai pellegrinaggi si affianca da quest’anno il bellissimo progetto “Alta Via delle Marche – Racconti dall’Appennino” ideato e realizzato dall’Associazione Radici senza Terra e dal Blog Con in faccia un po’ di sole. (Scopri il percorso sul nostro blog, clicca qui)
L’Alta Via delle Marche è un itinerario a piedi che, dal nord al sud delle Marche, intende valorizzare le molteplici attrattive del territorio, incentivare le risorse economiche regionali e dare visibilità a località meno note, ma non per questo meno affascinanti!. Dal patrimonio paesaggistico a quello culturale, dalle realtà artigianali a quelle enogastronomiche, le Marche sono un concentrato di “bellezze al plurale”…tutte da scoprire lungo le 28 tappe di questo cammino dislocato sul territorio regionale! Si attraverseranno 39 comuni, 2 parchi nazionali, 1 interregionale, 1 regionale e 2 riserve naturali…per un totale di ben 450 chilometri!
Il cammino dura 25 giorni consecutivi, partendo da Carpegna (PU) ed arrivando ad Umito (AP), attraversando il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello, il Parco Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, la Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, il Parco Naturale del Monte Cucco (in Umbria) e tante altre aree di interesse ambientale, ma anche culturale, come l’area del Monte Catria – Monte Nerone.
Ricordiamo che la sperimentazione del percorso è stata resa possibile grazie all’ospitalità delle strutture ricettive, agli sponsor Decathlon e Varnelli e al crowdfunding. Al momento sono in lavorazione il sito ufficiale del progetto (www.altaviadellemarche.it), la mappa cartacea e la segnaletica dell’intero percorso, a cui si aggiungeranno in futuro App Android e il sistema operativo iOS per una fruizione tecnologica dell’itinerario. Info qui