A tavola con gli chef stellati delle marche

Gli chef stellati fanno brillare le Marche a tavola. Un tripudio di sapori che esaltano e rinnovano le tradizioni!

Lo sentite questo profumino? Noi si, e proviene proprio da quella cucina…Tra padelle, nuove ricette, rivisitazioni di piatti tradizionali, le Marche vantano ben quattro chef stellati!

Se per Gualterio Marchesi la cucina è di per sé una scienza e sta al cuoco farla diventare arte, allora le invenzioni dei quattro chef delle Marche sono diventate delle vere e proprie opere, premiate dalla Guida Michelin che  assegna i più alti riconoscimenti in questo ambito.

Ma cosa si cela dietro questo successo? Una ricetta con ingredienti unici: un pizzico di passione, genio quanto basta e molta abnegazione, il tutto condito con una profonda conoscenza della materia.

E allora, conosciamoli meglio questi grandi della cucina marchigiana e immaginiamoli come se fossero degli artisti all’opera.

Mauro Uliassi: 3 stelle Michelin 

Mauro Uliassi

Mauro Uliassi

Uliassi è un cognome che brilla nel firmamento con ben tre stelle Michelin. In Italia sono soltanto dieci i ristoranti premiati con questo prestigioso riconoscimento e le Marche possono vantarne uno! La storia di questo ristorante e dei suoi protagonisti inizia con Franco Uliassi, il papà del grande chef Mauro. Franco avrebbe dovuto fare il contadino, ma tentò diverse carriere lavorative, fino all’apertura di un bar insieme alla moglie, divenuto poi nel 1990 il ristorante sul lungomare di Senigallia che oggi è conosciuto in tutto il mondo. Come spesso accade, dapprima il figlio Mauro era titubante a proseguire l’attività paterna ma poi, il cuore prese il sopravvento e la passione ha fatto la differenza!

Il ristorante Uliassi

Progressivamente Mauro ha accresciuto il prestigio e la qualità delle pietanze offerte, facendo del suo mestiere un’arte e oggi è arrivato a splendere grazie ad una cucina estrosa e raffinata, impregnata di quell’anima marinara tipica della città di Senigallia.  Il ristorante ha anche conseguito il riconoscimento delle Tre forchette del Gambero Rosso e rientra nella prestigiosa guida.

Se paragonassimo questo chef ad un artista sarebbe Vincent Van Gogh: gioca con i colori, il suo tratto è inconfondibile e il vortice di sensazioni che crea la sua cucina è paragonabile all’emozione che si prova di fronte al celebre quadro dei girasoli, dove l’energia dirompente è all’origine del tutto.

Moreno Cedroni: 2 stelle Michelin

Moreno Cedroni

Moreno Cedroni

Sempre Senigallia è la casa di un altro chef stellato, Moreno Cedroni che con la sua Madonnina del Pescatore ha conquistato ben due stelle Michelin. Fantasia e innovazione sono alla base della sua cucina sin da quando, a soli vent’anni, decise di aprire questo ristorante che guarda il mare, nella zona di Marzocca di Senigallia.

Il Wall Street Journal nel 2011 ha inserito questo luogo tra i primi dieci ristoranti europei di pesce, la sua specialità consiste nel Susci, ovvero un modo innovativo di reinterpretare il pesce crudo che ha portato all’apertura in diverse città marchigiane e italiane di “Susci Bar”.

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In cucina con Moreno Cedroni

Il paragone più calzante per farvi comprendere la cucina di questo chef è con Pablo Picasso: visionario quanto basta per sconvolgere le prospettive e abituato ad attingere da mondi diversi.

Degustare un piatto di Moreno Cedroni è come sedersi di fronte al quadro “Les demoiselles d’Avignon”, dove la sensualità delle forme si sposa con quella dei profumi.

Errico Recanati: 1 stella Michelin

Errico Recanati

Una casa colonica a Loreto, ospita da oltre cinquant’anni Andreina, un ristorante che rende omaggio alla fondatrice, ma che oggi è gestito dal nipote, Errico Recanati, il più giovane chef marchigiano ad essere mai stato insignito della stella dalla Guida Michelin dal 2012.

Dalla trattoria tipica specializzata in piatti della tradizione marchigiana, con il passaggio generazionale questo ristorante si  è trasformato in un mix di sapori antichi e creatività moderna, grazie allo chef che promuove la cucina marchigiana e italiana nel mondo.

Un piatto di Errico Recanati

Un piatto di Errico Recanati

Se fosse paragonato ad un artista, Errico Recanati sarebbe Claude Monet, la pastosità del tratto che si confonde con la luce si può paragonare alla tradizione rinnovata dello chef: mangiare un piatto preparato da lui è come danzare in un giardino di sapori, in un atmosfera delicata e trasognata.

Stefano Ciotti: 1 stella Michelin

Stefano Ciotti

Stefano Ciotti

Pesaro, la città che ha per simbolo la grande palla dell’artista Arnaldo Pomodoro, è la casa di un altro chef stellato: Stefano Ciotti. Dal 2015, la città sul litorale marchigiano ospita Nostrano ristorante di questo grande della cucina italiana insignito con una stella Michelin che ha fatto esperienza nei più importanti ristoranti italiani. Il nome del locale trae spunto dall’artigianto e dai procedimenti casalinghi seguiti in cucina.

Stefano Ciotti da vita a piatti eleganti e sobri, caratterizzati da una spiccata personalità e da sapori nitidi. Se fosse un artista potrebbe essere Arnaldo Pomodoro, entrambi  giocano con la preziosità della materia prima per unirla alle forme luccicanti e perfette.

“La palla” è l’opera che più si accosta ad un piatto dello chef, dove ogni dettaglio è ricercato anche negli ingredienti, nei sapori e nella composizione geometrica, un mix che provoca sensazioni inaspettate.

Un piatto di Stefano Ciotti

Un piatto di Stefano Ciotti

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