Fra i numerosi piatti di pesce che appartengono alla tradizione,
il Brodetto nelle Marche, ricopre un ruolo da protagonista, un po’ sulle tavole di tutta la regione. Infatti, da Nord a Sud, dal Pesarese all’Ascolano,
quasi ogni città sulla costa, ha la “sua” ricetta del brodetto.
Ne vedremo una carrellata, dei più famosi, partendo da
Fano, città che ospita anche una manifestazione interamente dedicata al Brodetto, per arrivare a San Benedetto, passando per
Ancona,
Porto Recanati e per
Porto S.Giorgio, che ha perfino codificato la preparazione ed i suoi ingredienti.
Come in tutte le zone di mare,
il brodetto nasce come piatto povero, dalla necessità di utilizzare anche il pescato meno richiesto dal mercato, meno pregiato e in quantità esigua, prima di tutto dai marinai, che lo cucinavano a bordo, con i pochi ingredienti che avevano a disposizione.
Poi, proprio per la sua bontà, inziò a diffondersi anche sulla terra ferma ed ecco alcune versioni:
Brodetto alla Fanese
Da quando esiste il mestiere del pescatore, esiste questa zuppa di pesce che prende questo nome tipico in tutto l’Adriatico, ovviamente con tutte le varianti dialettali, in fanese infatti è
el brudèt.
Dall’11 al 13 settembre 2020 si celebra questo piatto con il
BrodettoFest che vi aspetta con
degustazioni di zuppe, cooking show stellari, assaggi e abbinamenti “mondiali” di vino, laboratori per i bimbi dedicati alla scoperta del mare, grandi ospiti.
Nei tre giorni di festival potrete gustare la zuppa di pesce al prezzo convenzionato di 20€ prenotando nei
30 ristoranti della città che partecipano all’iniziativa e che saranno collegati ai luoghi della kermesse (
Palabrodetto nella Tensostruttura per gli spettacoli di cucina, il
Palco centrale nella Cavea del Lido per i talk show e il
Brodetto&Kids a largo Seneca) da una navetta gratuita, il “
Brodetto Bus” Fano (venerdì dalle 19 alle 23; sabato e domenica dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 23).
Tutti gli spazi e gli appuntamenti saranno accessibili
solo su prenotazione da effettuarsi tramite telefono allo 0721.54708 o tramite Prenotiamo.App.
Nella variante fanese, il brodetto non ha una ricetta rigorosa, anche se secondo
la Confraternita del Brodetto, i pesci “consentiti” per la zuppa sono esclusivamente:
canocchia, gattuccio, mazzola, pesce prete, rana pescatrice, razza, pesce San Pietro, scorfano, seppia e tracina.
La caratteristica del Brodetto fanese, sono il
concentrato di pomodoro e
l’aceto, in origine denominato “acetella” un vino divenuto quasi aceto, che usavano i pescatori come bevanda, diluita in acqua, quando lo cucinavano a bordo dei pescherecci.
Mano a mano poi, gli sono stati aggiunti ingredienti, fino ad arrivare alla zuppa di pesce che conosciamo oggi.
–>
Cliccate nel link per scaricare la ricetta del brodetto fanese
Brodetto all’Anconetana
II brodetto
anconetano è ritenuto la ricetta più antica, ed è l’unico rimasto immutato nella sua preparazione fin dalle origini. Ma perché
il nome Brodetto? Perché la zuppa non deve mai risultare troppo asciutta, bensì tanto succulenta da poter intingere fette di pane abbrustolito a volontà, anche se quello tipico di Ancona, deve essere abbastanza denso.
La particolarità di questa ricetta è forse nel numero delle
qualità di pesce della zona, che si dovrebbero usare, cioè
13, per l’esattezza, esattamente come i commensali che dovrebbero gustarla ma come tutte le tradizioni, ci sono pareri discordanti in tal senso.
C’è chi fa risalire tale caratteristica, ai partecipanti dell’Ultima Cena, altri la fanno derivare dal numero di bocche della
Fontana del Calamo (detta anche delle “
13 cannelle”) tanto cara agli anconetani.
–>
Scarica la ricetta del brodetto anconetano
Brodetto di Porto Recanati
Brodetto di Porto Recanati
Quant’è bonu el brudettu purtannaru
che gustu sapuritu, marinaru
é ‘n’arte antiga sempre più deffusa
nun ve so di’ pe’ fallu cusa s’usa.
De l’arte sua ve giuru so’ un sumaru
però quannu lu magnu é celu e maru
(Luigi Sorgentini)
Il
brodetto di Porto Recanati sembrerebbe appartenere alla tradizione più antica, per l’assenza del pomodoro e si dice sia nato dall’inventiva del cuoco Giovanni Velluti nei primi del ‘900 e ben presto arrivò ad imporsi come piatto principe della gastronomia marinara locale.
Risale ad una pubblicazione del 1923 la prima indicazione del “
Brodetto Bianco che si prepara a sud del Monte Conero” perché la variante portorecanatese prevede infatti oltre all’assenza del pomodoro, l’aggiunta di
zafferanella o zafferanone (
zafferano selvatico del Conero) che dà al piatto un colorito giallognolo (
occhiu de gallu).
Il colore giallo del sughetto, secondo alcuni, farebbe riferimento all’oro presente nella tradizione cristiana.
La tradizione vuole
da nove a undici varietà di pesce, tra seppia, merluzzo, gallinella
(Mazzulina), palombo
(Stèra), pesce prete
(‘Occa’incà’u), scorfano
(Scòrfenu), tracina
(Ragnu), cicala
(Pannocchia), coda di rospo
(Rospu), sogliole
(Sfòja), triglia
(Rusciòlu), razza
(Ràggia), pesce San Pietro
(Sampietru).
–>
Ecco la ricetta del brodetto di Porto Recanati
Il Brodetto alla Sangiorgese
Brodetto Sangiorgese
Il
Comune di Porto San Giorgio ha infatti codificato per il brodetto la
Denominazione Comunale d’Origine e lo ha portato sulle tavole dei ristoranti sangiorgesi e gli ha dedicato un Festival.
Si usano
diverse specie di pesce per la ricetta ufficiale di questo brodetto: lo sgombro, il gattuccio e/o palombo, il merluzzo, il suro, lo scorfano, il sanpietro, il gronco, la triglia, il merlano, la baraccola (o razza), la rana pescatrice, la tracina, la gallinella di mare, il pesce prete, il moscardino, la mazzancolla, il cefalo e il granchio accompagnati da pomodori verdi, prezzemolo, aceto, peperoncino, olio e sale.
Diciamo che la ricetta sangiorgese raccoglie in se, tanti punti di forza degli brodetti e tutti gli ingredienti devono essere rigorosamente locali.
–>
Scarica la ricetta del brodetto sangiorgese
Il Brodetto San Bendettese
Brodetto alla Sanbenedettese
Forse il più famoso dei brodetti marchigiani,
lu vrudètte è il piatto tipico di
San Benedetto del Tronto, una zuppa di pesce, senza pomodoro (al limite con
pomodoro verde) e con l’aggiunta di
peperoni e aceto, unica nel suo genere.
Nato da quando esistono i pescatori a San Benedetto, come gli altri brodetti ha un’ origine prettamente popolare derivata dall’abitudine di chi lavorava sui pescherecci di cucinare, direttamente a bordo, quella parte del pescato non destinabile alla vendita, sia per la qualità (poco richiesta), sia per la taglia troppo piccola e sia infine perché insufficiente come quantità.
Nell’800, le famiglie a terra cominciarono ad arricchire la ricetta con
verdure provenienti dalla vicina campagna, in particolare cipolle, pomodori verdi e peperoni.
Nacque così la particolare base del
brodetto sambenedettese, che lo contraddistingue dagli altri brodetti proprio per la
componente acidula e il peperone.
Vi sono molte variazioni sul tema: c’è il brodetto di barca (preparato ancora dai marinai appunto
a bordo) e il brodetto di “famiglia”, c’è un brodetto da ristorante che ha inserito scampi o canocchie, vongole o cozze, irreperibili nelle ricette più tradizionali.
E’ stato redatto un disciplinare, che ha come obiettivo quello di conservare la memoria storica di questa ricetta e dare delle indicazioni di massima e fornire un orientamento fra le innumerevoli ricette del brodetto, non penalizzando la qualità e i sapori.
–>
Per la ricetta del brodetto alla sanbenedettese, potete consultare il file .pdf.
E tu, hai la tua ricetta del brodetto?
Foto del collage iniziale e del post tratte da:
http://www.oggi.it ;
https://www.cucchiaio.it ;
http://www.sangiorgioturismo.it;
http://www.festivalbrodetto.it;
https://www.rivieraoggi.it;
Ti potrebbe interessare anche...