Dal 10 al 15 giugno le Città Creative UNESCO si incontrano nella Città della Carta per l’UNESCO Cities Conference 2019. In mostra anche “La Madonna Benois” di Leonardo da Vinci.
Fabriano, storica Città della Carta, è dal 2013 Città Creativa UNESCO per la sezione Artigianato, Arte e Tradizioni popolari per la sua antica maestria nella produzione della carta.
Questa stupenda città di pittori, fabbri e mastri cartai che ha saputo preservare gli antichi mestieri, valorizzando il suo secolare patrimonio culturale ed artistico dal 10 al 15 giugno 2019 si trasformerà in un grande laboratorio a cielo aperto sulla creatività, grazie all’Annual Conference, l’evento più importante organizzato periodicamente dal network delle Città Creative Unesco. Per l’occasione sarà possibile ammirare a Fabriano la Madonna di Benois, capolavoro giovanile di Leonardo da Vinci tornata in Italia dopo ben 35 anni.
Cos’è l’Unesco Creative Cities Conference 2019?
La rete delle Città Creative UNESCO, creata nel 2004, promuove la cooperazione tra 180 città di 5 continenti, che hanno identificato la cultura e la creatività come fattori strategici per lo sviluppo urbano sostenibile. L’evento più importante organizzato periodicamente dal Network delle Città Creative UNESCO è la Creative Cities Conference.
A Fabriano, membro della rete dal 2013, come Città Creativa per Artigianato e Arti e Tradizioni Popolari, giungeranno più di 400 delegati da tutto il mondo che si confronteranno sui temi che il Network sostiene, sviluppa e condivide: la Creatività rivolta alle Città Sostenibili, con l’intento di consolidare la rete ed avviare nuovi progetti di cooperazione.
Per l’Italia si tratta del secondo appuntamento internazionale di grande rilievo nel 2019 insieme al Matera European Capital of Culture 2019.
Sarà una grande occasione di visibilità e marketing territoriale, di riqualificazione, di sviluppo turistico, di innovazione, di condivisione e di avvio di nuove relazioni internazionali
Il programma dell’Unesco Creative City Conference a Fabriano
Fabriano coglierà l’occasione della Conference per offrire una lunga ed importante serie di eventi prima, dopo e durante le giornate della XIII Conference UNESCO.
Il programma comprende musica, arte, danza, visioni, teatro, new media, riflessioni sulle prospettive future dell’urbanesimo globale e le ultime frontiere dello sviluppo umano sostenibile.
Una sfida raccolta, tra gli altri, da personalità come Massimo Cacciari e Antonio Forcellino, Giuseppe De Rita, Beppe Severgnini e da artisti del calibro dei Cameristi della Scala, di Nicola Piovani, Paolo Fresu, Neri Marcorè, Enrico Nigiotti, Fabrizio Bosso, Daniele di Bonaventura, Giovanni Ceccarelli, Marcello Allulli, Diego Borotti, Monica Fabbrini ed il coro dei Vox Cordis, che animeranno con la loro arte i luoghi più belli della città (teatro Gentile, i giardini del Poio, l’oratorio della Carità, la Pinacoteca, le piazze).
Promotrice e ispiratrice dell’evento è Francesca Merloni, ambasciatrice Unesco per le città creative.
A Fabriano – è notizia di questi giorni – per il meeting Unesco del 12 giugno verrà anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“La Città Ideale” è il tema 2019
Il filo conduttore della conferenza 2019 è “La Città Ideale”, un tema che sarà declinato secondo i principi di sostenibilità, resilienza, innovazione, cultura, partecipazione e antifragilità.
Una serie di eventi, che si terranno prima, dopo e durante la settimana dell’Unesco Creative Cities Conference, animando Fabriano e la regione secondo due declinazioni specifiche:
- la città antifragile, che rinasce dopo aver subito catastrofi naturali o le violenze dell’uomo;
- l’innovazione nel saper fare, il connubio tra innovazione e tradizione artigiana, l’impatto della cultura sullo sviluppo economico e la sostenibilità.
Con questo filo rosso si legheranno insieme riflessioni sullo sviluppo urbano sostenibile, arte e cultura.
Le Città dell’Orsa
Il progetto “Le Città dell’Orsa” ha la forte ambizione di far percepire le Marche come una città-regione, in pratica un’opportunità di promozione del territorio. Le città marchigiane, come nella costellazione, sono coinvolte in unico disegno che richiama il Grande Carro e si congiungeranno idealmente e concretamente sotto il tema della creatività. L’orsa con i suoi punti luminosi riflette le città coinvolte dando vita a un’immagine compiuta rappresentativa di un forte progetto unitario regionale affidando ad ognuna, in pieno spirito Unesco, un’arte o una competenza.
Le città coinvolte sono Urbino, città patrimonio dell’Unesco, e altri 7 centri, che per vocazione rappresentano al meglio le categorie creative del network, le città dell’Orsa Maggiore: Ancona (Cinema), Ascoli Piceno (Design), Fermo (Artigianato), Macerata (Media Arts), Pesaro (Musica), Recanati (Letteratura), Senigallia (Gastronomia).
Il culmine de “La Città dell’Orsa” (l’11 giugno) sarà un evento spettacolare che coinvolgerà il mondo dell’arte e della cultura e si svolgerà in ogni teatro e piazza coinvolte. In contemporanea con le città coinvolte gli eventi saranno ripresi e condivisi con la possibilità di dialogare uno con l’altro, grazie ad una sapiente regia e alle migliori tecnologie a disposizione.
La Madonna Benois di Leonardo
In prestito dal Museo Hermitage di San Pietroburgo, è arrivata a Fabriano la Madonna Benois di Leonardo da Vinci. Il genio di Leonardo, che ha già fatto impazzire in primis i fabrianesi, sarà dunque oggetto della omonima mostra “Leonardo. La Madonna Benois: dalle collezioni dell’Ermitage”, aperta tutti i giorni dall’1 al 30 giugno dalle ore 10 alle 20 (dal 10 al 16 giugno: orario di apertura 10-23). Ingresso € 8,00, € 6,00 per gruppi superiori alle 20 persone, ridotto a € 5,00 per minori di 18 anni e gratuito per minori di 12.
“La Madonna Benois”, icona conosciuta nel mondo, è un’opera chiave del giovane Leonardo da Vinci, che torna in Italia, dopo 35 anni dalla sua unica esposizione. Realizzata probabilmente tra il 1478 e il 1480, segna la sua indipendenza dallo stile e dalla formazione di Verrocchio, nella cui bottega il Maestro era entrato circa 10 anni prima: un manifesto di quella “maniera moderna” di cui Leonardo fu iniziatore.
“Leonardo non ha creato un’immagina statica e devozionale, ha solo fermato un momento; non ha dipinto una scena di genere, ma ha immesso nella quotidianità significati profondi”, come quello cui rimanda la piantina che Maria fa roteare tra le dita, incuriosendo il figlio: una comune – ma premonitrice – crucifera. Anche la semioscurità in cui egli immette le due figure sacre – un luogo chiuso e semibuio, privatissimo – al contrario dello spazio aperto e pieno di sole della tradizione fiorentina, accresce gli interrogativi, introducendo secondo alcuni attesa e mistero, e distingue questa “primizia leonardesca, tanto carica di sviluppi futuri”.
(Carlo Bertelli, storico dell’arte e accademico italiano, specialista dell’arte medievale)
Fabriano tra Palio e gastronomia
Fabriano non è solo Città Creativa Unesco ma è anche la città che non ti aspetti, che va visitata a piedi, tra le viuzze del centro, perché si scopre camminando, complice le distanze che si accorciano, che ti permettono di passare da una piazza all’altra in 5 minuti. Per i più curiosi i proponiamo 10 cose da fare e vedere a Fabriano, dal Museo della Carta al Salame di Fabriano o al miele invecchiato, oppure alla scoperta di una città pronta ad immergersi, dal 10 al 24 giugno 2019, nel XXV Palio di San Giovanni Battista.
Info utili:
- Il sito Unesco Fabriano, per tutte le info dettagliate
- Lo “sfizioso” post blog 10 cose da fare e vedere a Fabriano
- Tutte le curiosità andando Alla scoperta del Parco Gola della Rossa e Frasassi
La foto in evidenza è di Victor Torresan.