Il duomo di San Ciriaco, patrono di Ancona
Il duomo di Ancona, dedicato a San Ciriaco, sorge da circa mille anni sulla cima del colle Guasco, nome che deriva dal colonnello Cesare Guasco. Rappresenta uno splendido esempio di arte romanica con elementi gotici e bizantini e offre una visione panoramica indimenticabile, che si apre come un abbraccio rivolto alla costa adriatica e all’entroterra.
Venne eretto sopra i resti di un tempio ellenistico dedicato alla Venere della buona navigazione, protettrice dei naviganti.
Doveva sicuramente colpire chi, sopraggiungendo ad Ancona via mare, prima di avere una visione meglio delineata della costa, lo scorgeva a distanza e lo usava come punto di riferimento in avvicinamento.
Il portale della facciata, preceduto da un’ampia scalinata, è realizzato in pietra bianca del vicino monte Conero con alla base due iconici leoni in marmo rosso, che stringono tra gli artigli l’uno un serpente e l’altro un agnello.
L’interno del duomo di San Ciriaco
L’interno del duomo è a croce greca a tre navate, dal suo centro svetta una cupola a dodici lati, una delle più antiche d’Italia. La volta del soffitto, in legno, è a carena di nave rovesciata.
In alcuni punti, tramite lastre di vetro, è ancora possibile scorgere i resti delle strutture antecedenti.
Suggestive le antiche cripte in cui vengono custodite le ceneri di Santa Palazia e le spoglie dei santi patroni della città: San Liberio, San Marcellino ma soprattutto San Ciriaco, vescovo martirizzato a Gerusalemme nel 363, sotto l’imperatore Giuliano l’Apostata.
In seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, per via dei pesanti danneggiamenti subiti dall’edificio, si sono rese necessarie opere di ricostruzione, in particolare per quanto concerne proprio le antiche cripte.
Miracoli a San Ciriaco
Un crocefisso in legno risalente al XIV secolo è oggetto di culto tra i fedeli, poiché ad esso venivano attribuite guarigioni miracolose.
Ciò che però è ancor più popolare in quanto a miracoli, è il quadro della Madonna, che venne donato nel 1615 da un marinaio veneziano, e che è legato al Miracolo mariano di San Ciriaco.
Viene custodito in una cappella dedicata alla Madonna, nel transetto sinistro, in un’edicola in marmo del Vanvitelli.
Pare che la Madonna ritratta in questo dipinto abbia sorriso e mosso gli occhi in diverse occasioni, la più eclatante, la sera del 25 giugno del 1796 a cospetto di chi stava pregando.
Napoleone in persona, venuto a sapere dell’accaduto, rimase colpito e volle vedere personalmente questo dipinto… in seguito a tale visita, fece restituire gli oggetti che aveva depredato durante la conquista di Ancona. Un gesto clamoroso che contribuì a consolidare San Ciriaco come protettore della città.
È un mistero, e non l’unico, che l’affascinante duomo di San Ciriaco si porta dietro da secoli…
Vi lasciamo con un bel video di Ancona per proseguire la scoperta…
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