Qual è la prima cosa che ti viene in mente pensando alle Marche? Probabilmente il profilo delle sue dolci colline, oppure gli incantevoli paesi che vanno a impreziosire l’elenco dei Borghi più belli d’Italia. Quando però inizi a scoprirla, la regione intendo, ti accorgi che l’idea originale era un tantino povera di contenuti, diciamo così.
All’inizio rimani a bocca aperta di fronte alla bellezza del mare di Portonovo, nel cuore della Riviera del Conero, quella stessa emozione che provi a un’ora e mezzo di macchina da qui, non appena raggiungi il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con le sue vette, i suoi silenzi, le
sue sorprese. E poi i santuari, i laghi, le cascate… insomma, non c’è un metro, uno solo, che non riesca a emozionare chi lo guarda per la prima volta.
Oggi però protagonista del nostro racconto non è madre natura, bensì un volto ancora poco conosciuto, che merita una vetrina d’eccezione come questa: cosa ne dici se ti accompagniamo tra i murales più belli delle Marche?
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Braccano – Frazione di Matelica (MC)
Quasi quasi ci sono più murales che abitanti. Benvenute e benvenuti a Braccano, piccolo paese ai piedi del monte San Vicino, il borgo forse più conosciuto tra gli artisti 3.0 in tutta la regione Marche. Senz’altro lo ricorderanno bene gli studenti dell’Accademia di Brera e di Macerata, che insieme ad altri appassionati provenienti da ogni angolo del mondo hanno
dato nuova linfa alla piccola frazione di Matelica, consegnandole fama e bellezza eterne.
Provate, pardon guardate, per credere!
E la visita di Braccano non si esaurisce di certo dopo aver visto l’ultimo murales in paese. A una trentina di minuti a piedi da qui si trova infatti la gola di Jana, una spettacolare attrazione naturale alle pendici del San Vicino. Da non perdere nemmeno la visita all’abbazia di Roti dell’XI secolo, un antico monastero benedettino immerso nella natura.
Cacciano – Frazione di Fabriano (AN)
L’assonanza tra Braccano e Cacciano è innegabile e, caso vuole, le similitudini non si esauriscono a livello fonetico.
Cacciano infatti, come la ben più nota località del Maceratese, ospita al suo interno una serie di imponenti murales, ognuno dei quali sembra avere una sua storia da raccontare. Su tutti mi piace ricordare il ritratto di zia Ita, storica abitante del paese, ripresa dall’artista jesino Federico Zenobi, mentre accarezza la pianta di un vaso. Tu chiamale se vuoi…emozioni.
Insieme a Braccano, Cacciano è la conferma di come le Marche riescano sempre a sorprenderti: quando pensi che hai visto un luogo unico, eccezionale, ecco che qualche km più in là ne scopri uno altrettanto unico, altrettanto eccezionale, altrettanto meraviglioso.
Inoltre, data la sua vicinanza, Cacciano può essere una tappa intermedia di una gita fuori porta alla scoperta di una sottovalutata Fabriano, oppure dell’eremo di Santa Maria di Valdisasso, ribattezzato come la Porziuncola delle Marche.
Capodimonte – Rione di Ancona
Un noto proverbio ci ricorda che non c’è due senza tre. È corretto? Ecco, in questo caso il nostro bonus si chiama Capodimonte, il quartiere che sorge nel centro storico di Ancona.
Proprio qui, in un sottopasso che collega via Cialdini con via Astagno, è custodito un autentico tesoro per chi prova anche solo una semplice curiosità per la forma d’arte dei murales.
Una signora che prende il sole spaparanzata su un anonimo sdraio, treni fantasiosi diretti all’isola che non c’è, la rivisitazione in chiave onirica del Paese dei balocchi, stavolta però senza Pinocchio: potrei continuare all’infinito, ma è giusto che a parlare siano le immagini.
Conoscevi già questi tre fantastici luoghi? Hai da consigliarci qualche altro posto nelle Marche dove i murales sono ovunque? Faccelo sapere nei commenti o sulla pagina Facebook di Destinazione Marche!
Federico e Chiara del blog Viaggi e ritratti