Qualche tempo fa abbiamo esplorato insieme alcuni musei della provincia di Pesaro e Urbino dedicati a qualche arte, mestiere o passione particolare. Oggi continuiamo il nostro viaggio nelle Marche, partendo dalla provincia di Ancona. Siete pronti? Mettetevi comodi e allacciate le cinture di sicurezza perché viaggeremo con la fantasia tra colori, forme, sfumature e note musicali!
Museo dei mestieri in bicicletta di Fabriano
Lo sapevate che fino al secolo scorso si svolgevano ben ottanta mestieri in bicicletta? Dagli anni Venti ai Sessanta del secolo scorso, questo tipo di trasporto ha rappresentato per molti anche un vero e proprio mezzo di lavoro: pompieri, orologiai, venditori, scrivani di lettere utilizzavano le due ruote per muoversi da una parte all’altra della città, arrivando agevolmente in un attimo da tutti i clienti!
Il Museo dei mestieri in bicicletta di Fabriano è composto da oltre 70pezzi unici e originali con schede informative e storie che si intrecciano con il progresso del Novecento e l’avvento di nuovi mezzi di trasporto. Tutta l’esposizione è stata creata da Luciano Pellegrini, un grande appassionato di biciclette e di storia che, nel tempo, ha girato tutta l’Italia per collezionarle tutte! Visitare questa particolare esposizione è come ritrovare una parte della storia d’Italia che ha attraversato anche la Seconda Guerra Mondiale.
Visita il sito del Museo dei Mestieri in bicicletta di Fabriano
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Museo del Pianoforte Storico e del Suono di Fabriano
Sempre a Fabriano, nel meraviglioso e storico Complesso Monumentale di San Benedetto, ha sede il Museo del Pianoforte Storico e del Suono: una distesa di pianoforti dal valore inestimabile, una collezione costituita negli anni da Claudio Veneri che da sempre ha la passione per la musica. Sono ben 18 i pianoforti storici esposti in questa sede che, dalla fine del Settecento, vi accompagneranno fino ai primi decenni del Novecento.
Questi strumenti hanno preso parte alla storia della musica perché sono stati suonati da Bach, Mozart, Beethoven, Chopin, Ravel e Debussy che, su questi tasti, hanno composto ed eseguito i loro capolavori. In questo museo si possono effettuare delle emozionanti visite-concerto guidate che vi condurranno in un duplice viaggio alla scoperta della storia della musica e dei suoi migliori compositori.
Tra le note scoprirete il primo Gravicembalo col Forte e col Piano, inventato tra il 1698 ed il 1700 da Bartolomeo Cristofori. Nella sala concerto è conservata la prima Square-Piano Clementi & Co. del 1813 ed uno dei sessanta strumenti al mondo costruiti da Johann Schanz, considerato “Il Principe” e “Lo Stradivari” del Pianoforte. La musica dal vivo accompagna i vitatori in questo viaggio coinvolgente e didattico in un’atmosfera che dal Barocco passa al XXI secolo. Buon ascolto!
Museo Civico e della Mail Art a Montecarotto
Che cos’è la Mail Art? È una particolare forma d’arte che promuove, attraverso canali postali mondiali, la circuitazione di opere di piccola dimensione: disegni, grafica, cartoline e piccole incisioni realizzate da artisti collegati fra loro. Nella Marche, a Montecarotto, esiste il Museo Civico e della Mail Art, il primo in Italia ad essere dedicato a quest’arte! Negli anni è stato fatto un processo di storicizzazione che ha portato al costituirsi di una collezione unica al mondo dell’arte per corrispondenza. In questo museo si trovano piccole opere che hanno rappresentato uno scambio di idee, pensieri ed esperienze artistiche… Tutte hanno viaggiato tramite la posta!
Vi starete chiedendo quando e come è nato questo genere. Ebbene, le prime forma di arte postale risalgono al XX secolo: Futuristi, Dadaisti, Surrealisti e altre avanguardie storiche hanno utilizzato questo mezzo, stimolati dall’artista Ray Johnson(1927 – 1995) e dalla sua New York CorrisponDance School, fondata a New York nel 1962. Spedire un’opera, con il gusto di ricercare francobollo, busta, plico e cartolina era considerato un dono e l’artista che spediva si cimentava con un supporto e una forma d’arte che gli permettevano di esprimersi in maniera completamente nuova e libera.
In questo museo di trovano artisti del calibro di Orfeo Tamburi, Pericle Fazzini e Arnoldo Ciarrocchi, quest’ultimo costituì appositamente una serie di grafiche intitolate “Carte Lauretane“. Negli anni le raccolte del museo si sono arricchite di altre opere e di una fitta corrispondenza di artisti da tutto il mondo. Vi suggeriamo di visitare questa esposizione rara, colorata ed unica nel suo genere!
Museo Speleo Paleontologico ed Archeologico di Genga
Siete pronti a fare un salto nella preistoria? Al Museo Speleo Paleontologico ed archeologico di Genga, a due passi dall’austera e imponente Abbazia di San Vittore delle Chiuse, c’è un antenato dei dinosauri! In questo museo c’è Marta: un reperto fossile di ittiosauro rinvenuto nella zona nel 1976 da un ricercatore locale. Lo sapevate che gli ittiosauri sono stati i più grandi animali vissuti nell’ambiente marino?
Durante il Giurassico finale, circa 150 milioni di anni fa, la zona umbro-marchigiana era dominata dall’acqua e da questi enormi esemplari! All’interno del museo è esposta anche una ricca collezione di fossili e materiale archeologico rinvenuto nella zona di Genga. Vi suggeriamo di visitare il museo, l’Abbazia romanica ed esplorare il centro della terra con le Grotte di Frasassi per passare una giornata tra storia, cultura e natura!
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Museo dell’etichetta del vino a Cupramontana
Cupramontana, è sinonimo di buon vino e allora quale miglior paese per ospitare il Museo Internazionale dell’Etichetta del Vino? Nelle meravigliose Grotte di santa Caterina, oggi sede di MIG (Musei in Grotta) ha sede una collezione nata dalla passione del primo curatore del museo, Franco Rossi e ideata dallo storico dell’arte Armando Ginesi. Dal 1987, anno dell’apertura al pubblico, questa esposizione si è costantemente ampliata ed ora conta un patrimonio di circa 100.000 etichette distribuito in tre sezioni e corredato da un sistema digitale di catalogazione e ricerca delle opere.
La sezione storica raccoglie le etichette dei primi del Novecento, tra queste c’è la collezione del Barone Philippe de Rothschild, con etichette firmate da artisti contemporanei a partire dal 1945 e le bottiglie storiche del verdicchio prodotto nella zona. Non poteva mancare la celebre bottiglia a forma di anfora e l’etichetta del 1954 disegnata dall’architetto Antonio Maiocchi per il vino “Titulus”, con caratteri greco-etruschi ed un cartiglio che descrive il territorio d’origine ideati dall’incisore xilografo Bruno da Osimo (Bruno Marsili).
La sezione contemporanea di questo Museo espone etichette provenienti da tutti i cinque continenti: un viaggio nei sapori, nelle terre e nelle ricerche artistiche compiute attorno al nettare degli dei! Tra queste c’è la serie disegnata dal celebre vignettista Giorgio Forattini in occasione dei Mondiali di calcio del 1990 e la serie per i 100 anni del cinema prodotta dalla 20th Century Fox. La sezione artistica invece conserva le etichette ideate da grandi artisti come Enrico Baj, Vladimir Velickovic, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella e molti altri. Siete curiosi di scoprire il resto? Fateci un salto!
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Museo del giocattolo di Ancona
Un museo tutto dedicato al mondo dei bambini! Al Museo del giocattolo si ripercorre la storia del giocattolo e dell’infanzia dall’antichità, all’Ottocento, fino ad arrivare agli anni del boom economico del Novecento. Oggetti rari e d’epoca, collezionati ed esposti meticolosamente: bambole in biscuit, orsacchiotti, automobiline di latta, soldatini in pasta, ricami e vecchie fotografie. Qui troverete la storia di tante infanzie, i giochi dei vostri bisnonni e trisnonni, il mondo colorato dei giocattoli in legno e quelli fatti in casa. Un museo dolce, vintage e adatto a tutta la famiglia!
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Museo Tattile Statale Omero di Ancona
Non potevamo concludere questo post senza citare un museo dove si può “toccare l’arte”! Il Museo Tattile Statale Omero di Ancona è un’eccellenza nel panorama museale mondiale, in questo luogo le opere possono essere toccate con mano e l’arte rappresenta un veicolo di integrazione per le persone con disabilità visiva. Una sensazione nuova, quella del tatto, per esplorare da vicino copie al vero di famose sculture come la Nike di Samotracia e la Pietà di Michelangelo, la Venere italica di Antonio Canova, ma anche opere originali di artisti contemporanei come Consagra, Martini, Marini, De Chirico, Pomodoro, Trubbiani, Pistoletto e molti altri. Il museo è anche dotato di descrizioni in Braille per facilitare la visita alle persone ipovedenti. Se avete voglia di avvicinarvi all’arte con un nuovo approccio questo è il posto che state cercando!
Concludiamo questa selezione di musei curiosi ed originali, lasciandovi carta bianca! Avete voglia di raccontare un museo particolare delle Marche? Scriveteci all’indirizzo e-mail destinazionemarcheblog@gmail.com
Info utili
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