“La vita è un viaggio e se non vuoi perderti devi ricordare sempre da dove sei venuto” Antonio Curnetta
Da questa frase molto significativa parte spesso la mia voglia di conoscere le tradizioni enogastronomiche della mia città natale, Jesi. C’era una ricetta scritta sul quaderno di mia madre che ha colpito la mia attenzione per i suoi ingredienti: la torta di Carnevale. Incuriosita le ho chiesto informazioni e ho deciso di prepararla insieme a lei e condividerla con voi.
La torta di Carnevale: una ricetta antica
Ho scoperto che si tratta di una ricetta che nasce a Jesi alla fine dell’800, nelle famiglie nobili della città. La ricetta antica narra che nei mesi di gennaio e febbraio durante la pista di maiale, le ossa dell’animale venivano messe da parte ed utilizzate per fare un brodo che serviva per ammollare il pane impiegato per la preparazione del dolce, al quale si aggiungevano altri ingredienti, tra cui il miele che conferiva al dolce un colore scuro durante la cottura.
Prima il suo profumo inebriante, poi il suo sapore unico mi hanno fatto ricordare un po’ i momenti magici della mia infanzia, trascorsa a Jesi.
Durante la preparazione, i racconti dei miei genitori legati a questo piatto, mi hanno aiutato a comprendere come sia importante la tradizione culinaria per la nostra regione, ogni ingrediente è strettamente legato alla terra.
Ingredienti per 2 torte di circa 28 cm di diametro
- 2 lt di latte
- 1 kg di pane raffermo
- 6 uova
- 2 etti di mistrá
- 1 kg di miele
- buccia di due arance grattugiata
- 4 cucchiaini di cannella
- poco sale
- 1 cucchiaino di zucchero
Preparazione della torta di Carnevale di Jesi
In una capiente ciotola mettere in ammollo il pane spezzettato con il latte caldo e tutti gli altri ingredienti, tranne le uova e l’arancia.
Trascorse 12 ore, passare il tutto nel passaverdure con il foro grande. Impastare aggiungendo uova e buccia arancia grattugiata.
Trasferire il composto nelle tortiere e cuocere per circa 1 ora alla temperatura di 180 °. Vale sempre la prova stecchino per verificare la cottura. Il dolce risulta molto morbido e di gusto davvero piacevole.