55 beni aperti in 23 località delle Marche, 30 iniziative collaterali, 2000 apprendisti ciceroni, 400 volontari, 5 delegazioni, 4 gruppi FAI, 4 gruppi FAI Giovani. Oggi diamo i numeri? Si, i meravigliosi numeri di un’invasione pacifica e gioiosa, coinvolgente e ricca di emozioni! Sabato 21 e domenica 22 marzo va in scena il più grande evento di piazza dedicato ai beni culturali: le Giornate del FAI di primavera, giunte quest’anno alla 23esima edizione.
Il FAI, Fondo Ambiente Italiano, è una fondazione culturale senza scopo di lucro che si occupa della tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e naturale dell’Italia attraverso il restauro e l’apertura al pubblico dei beni storico-naturalistici ricevuti per donazione, in eredità o comodato. Queste due giornate vi permetteranno di visitare luoghi spesso inaccessibili e di contribuire, nel vostro piccolo, attraverso un’ offerta libera, a salvaguardare l’arte e il paesaggio italiano. Fino al 22 marzo è possibile anche donare 2 euro attraverso un sms al numero 45507.
Abbracciamo l’Italia e le Marche con gli occhi e con il cuore e andiamo alla scoperta di chiese, ville, borghi, palazzi, aree archeologiche, castelli, giardini, caserme che vi verranno raccontati da “apprendisti ciceroni” giovani studenti che dopo essersi preparati con l’aiuto dei loro insegnanti e dei Delegati FAI, illustreranno ai visitatori gli aspetti storici ed artistici dei beni aperti.
Nelle Marche saranno ben 55 i beni aperti e tante saranno le iniziative e gli eventi collaterali come tavole rotonde, approfondimenti, mostre e concerti. Date un’occhiata a questo breve video e pianificate il vostro itinerario. Noi vi aiuteremo a farlo, illustrandovi in questo articolo, tutti i luoghi che potrete visitare.
Quale sceglierete? Ecco la lunga lista dei siti aperti suddivisi per provincia. Cliccando sopra i vari luoghi vi si aprirà un link con tutte le specifiche del posto, gli orari, le eventuali iniziative collaterali, foto e curiosità.
- Ancona: fate un tuffo indietro nel tempo con il percorso nella storia del Porto, che si snoda attraverso una serie di tappe rappresentative dei secoli e la spiegazione dei resti archeologici dell’antico porto romano della città. Spostandoci verso il promontorio del Conero assolutamente da non perdere la meravigliosa chiesetta di Santa Maria di Portonovo, un prezioso esempio dell’architettura romanica delle Marche che sorge alle pendici del retrostante monte Conero, su una rupe affacciata sulla spiaggia di Portonovo.
- Arcevia: Castello di Piticchio, uno dei più suggestivi e meglio conservati tra i nove castelli del territorio comunale di Arcevia e il Teatrino privato di Palazzo Carletti Giampieri.
- Loreto: sarà visitabile Villa Bonci, una sontuosa dimora progettata in stile modernista che si erge all’apice di un colle, sulla via che da Loreto conduce a Recanati. Visite anche in lingua inglese, francese, spagnola e russa.
- Polverigi: potrete visitare la Casa Cappella inserita all’interno del castello di Polverigi, per la prima volta aperta al pubblico; la Chiesa SS. Sacramento con al suo interno un organo settecentesco che verrà suonato la sera di domenica in occasione delle Giornate FAI di Primavera e il Parco Domenico Mancia, un vasto parco storico con alberi secolari e un giardino all’italiana situato su una piccola collina con affaccio sui monti Sibillini. Visite anche in lingua straniera.
- Fabriano: non perdete la visita all’Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Vivarelli” esistente dall’800 su un insediamento medioevale. Visite anche in lingua inglese, francese, spagnola, tedesca e lingue balcaniche.
- Sassoferrato: potrete ammirare la Chiesa di San Francesco, costruzione di stile tardo-romanico o romano-gotico situata nel rione Castello, la parte più antica della città e il Santuario Madonna della Valle documentato dal 1248. Visite anche in lingua inglese e francese.
- Filottrano: nel centro della cittadina sarà visitabile Palazzo Bonifazi – Corallini, un palazzo nobile della seconda metà del ‘700, tutt’ora abitato. L’edificio con il suo scalone monumentale, le sue sale in stile pompeiano e il suo mobilio tardo settecentesco, rappresenta un esempio ben conservato di residenza cittadina legata alla mezzadria.
- Serra San Quirico: alla scoperta del borgo di Serra S. Quirico, con i suoi vicoli, portali antichi, logge, giardini segreti e fontane di pietra. Un viaggio aperto a tutti, anche ai più piccoli, che attraverso il gioco conosceranno le ricchezze del territorio e le meraviglie del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.
- Senigallia: sarà visitabile la Chiesa San Giovanni Battista, nella frazione di Scapezzano, luogo conosciuto anche per il suo belvedere che scopre le colline circostanti e la bella visuale del mare Adriatico fino al promontorio del Conero. Da non perdere inoltre il Museo della storia della mezzadria “Sergio Anselmi” dove si può ammirare la mostra permanente di storia della mezzadria, interessante documento della tradizione contadina locale. Nel chiostro delle Grazie è allestita una mostra dei fotografi Mario Giacomelli, Mario Carafoli ed altri.
- Corinaldo: visita del borgo murato attraverso due itinerari. Salendo su una delle numerose torri poste lungo le mura che cingono il borgo di Corinaldo potrete osservare un paesaggio straordinario, segnato dalla dolce campagna marchigiana, gli Appennini con i Monti Azzurri in lontananza. Al termine del percorso sarà possibile, per chi lo desidera, usufruire anche della visita guidata al Teatro cittadino “Carlo Goldoni”
- Ostra Vetere: a 3 Km dall’abitato potrete visitare l’Area Archeologica Le Muracce. Nel borgo non perdete la Chiesa del SS. Crocifisso: edificata nel ‘500, da molti anni chiusa al pubblico dove sarà possibile ammirare affreschi attribuiti al Lombardelli e il Museo Parrocchiale “Beata Crocifissa Satellico” con un ricco antiquarium che raccoglie anche reperti rinvenuti nel sito “Le Muracce”.
Provincia di Ascoli Piceno
- Ascoli Piceno: nei pressi della splendida Piazza del Popolo potrete visitare il Teatro Ventidio Basso e foyer, di struttura neoclassica. Vicino Porta Gemina è visitabile il Teatro romano di Ascoli Piceno. Altri luoghi da non perdere sono la Chiesa di Santa Croce ai Templari, con all’interno resti di affreschi cinquecenteschi, la Chiesa di San Bartolomeo alle Piagge, risalente al 1474, la Chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio, un esempio significativo dell’architettura tardo barocca del settecento ascolano, con un’esposizione straordinaria nelle sole Giornate FAI della Mostra “Eolo nelle Rose dei Venti”, una collezione privata di stampe antiche gentilmente concesse da Gianni Brandozzi. Se amate la natura immergetevi nel percorso naturalistico “Verso gli eremi attraverso le opere di Giuliano Giuliani” un tratto di uno storico sentiero, anticamente lastricato, che nel medioevo partiva da Porta Cartara e conduceva al “sentiero degli Eremi”, arrampicandosi tra i boschi sulla collina, detta di San Marco, dal nome del Santo cui è dedicato l’omonimo eremo.
- Montefiore dell’Aso: questo delizioso borgo del Piceno, posto in collina poco distante dal mare, vi stupirà con il suo centro storico ben conservato, tratti di cinta muraria, porte e torrioni risalenti ai secoli XV e XVI. Qui potrete visitare la Collegiata di S. Lucia, le cui origini antichissime, tra il III e il V sec., vanno ricercate nella pieve ricostruita all’interno delle mura. Continuate la visita con la Chiesa e il Chiostro di S. Francesco con all’interno il polo museale di S. Francesco dove è custodito un meraviglioso trittico di Carlo Crivelli. Visitabile anche la Chiesa di San Filippo Neri, lasciata in eredità dall’ordine religioso dei Filippini e il Villino Liberty EX Giovannetti. Solo per gli iscritti al FAI è riservato l’accesso al Giardino segreto di Palazzo Egidi, uno dei numerosi edifici sei-settecenteschi che si trovano nel borgo e Palazzo Montani, un palazzo gentilizio edificato nel XIX sec. a ridosso delle mura fortilizie cinquecentesche.
Provincia di Fermo
- Fermo: tanti sono i luoghi da visitare in questa bella città marchigiana. Da non perdere il Palazzo Rota – Brancadoro Costantini – Catalino, dimora privata della seconda metà del XIX secolo, ma la sua struttura di base è del XVII secolo, che si compone, tra l’altro, di un’elegante scala con balconcino, di un giardino all’italiana con aiole, cisterna e una voliera, e da stanze del piano nobile finemente decorate. Altri luoghi visitabili: il Palazzo Bernetti Evangelista, la Chiesa di San Gregorio Magno e il Monastero delle clarisse di Santa Chiara di dimensioni gigantesche, che in parte verrà aperto ai visitatori.
- Montegiorgio: bellissimo borgo medievale di origine preistorica che sorge su di un colle al centro della media valle del fiume Tenna. Nella parte antica è un vero e proprio museo a cielo aperto. Numerose sono i luoghi da visitare nel corso delle Giornate del FAI di primavera: la Chiesa di San Francesco e annessa Cappella Farfense che sorge sul colle più alto del paese, la Chiesa di Sant’Andrea, il Teatro Alaleona, un piccolo gioiello dell’arte neoclassica con decorazioni, fregi e volta dipinta. Ed inoltre l’Ex Sede Comunale con Scalone del Panfili, l’Arco del 300 e Chiesa di Santa Maria degli Angeli, il Palazzo di Sant’Agostino con Chiostro e Sagrestia di San Salvatore e il Palazzo Passari e Museo “G. Orsolini”
Provincia di Macerata
Nella provincia di Macerata le giornate di Primavera del FAI saranno dedicate all’eredità napoleonica nel maceratese. Oltre alle visite guidate dagli apprendisti ciceroni tanti saranno gli eventi collaterali e le conferenze dedicate all’argomento. Cliccando nei vari luoghi potrete vedere dove si svolgerenno.
- Macerata: Palazzo Torri uno degli edifici maceratesi più pregevoli costruito tra il 1746 e il 1773 da Gianluigi Torri da Montesanto su progetto di Luigi Vanvitelli. Il Palazzo e i suoi proprietari intrecciano la propria storia con importanti avvenimenti del peridodo napoleonico nelle Marche. Pensate che qui vi soggiornò Gioacchino Murat e Napoleone Bonaporte la notte prima della famosa battaglia di Tolentino. Napoleone scrisse alla moglie della meravigliosa vista che si poteva godere dalla finestra della stanza di Palazzo Torri.
- Appignano: Villa Tusculano con visita alla villa, parco e grotte. L’ingresso alle grotte è riservato agli Iscritti FAI con possibilità di iscriversi al FAI in loco.
- Treia: Villa Valcampana con “Ad personam” – istallazione di Francesca Monti.
- Civitanova Marche: Passeggiata naturalistica nel Parco di Villa Eugenia, centro nevralgico della tenuta napoleonica civitanovese. La villa è immersa in un bellissimo parco, un polmone verde nel cuore di Civitanova Marche.
Provincia di Pesaro e Urbino
- Pesaro: in questa bella città di mare potrete visitare il Palazzo Del Monte Baldassini: il giardino. Visite anche in lingua straniera ed ingresso esclusivo per gli Iscritti FAI con possibilità di iscriversi al FAI in loco. Altri luoghi aperti nelle giornate di primavera del FAI: il Palazzo Almerici e Biblioteca Oliveriana, il Palazzo dell’Economia Corporativa (sede della C.C.I.A.A. di Pesaro e Urbino) gli Orti Giuli e Osservatorio Valerio. Gli Orti Giuli costituiscono uno dei primi esempi ottocenteschi di parco pubblico in Italia. Visite anche in lingua straniera.
- Urbino: in pochi sanno che Urbino possiede anche un capolavoro, raro per l’Italia Centrale, che precede di circa mezzo secolo la fioritura rinascimentale. Si tratta dell’Oratorio di San Giovanni, interamente affrescato dai Salimbeni. La visita di questo luogo è riservata agli Iscritti FAI con possibilità di iscriversi in loco. Da non perdere anche una visita all’Oratorio San Giuseppe.
- Cagli: Palazzo Tiranni – Castracane dove assume un particolare significato l’esposizione di rari pezzi della preziosa Raccolta di abiti e gioielli antichi della Fondazione Alessandro Rigi Luperti, Visite anche in lingua straniera
- Fano: Palazzo Marcolini e i suoi sotterranei.
Come ci si iscrive al FAI? La partecipazione alle giornate di Primavera è a offerta libera, ma che per chi volesse iscriversi al FAI il costo è di 39 euro l’anno (ci sono ben 100 mila iscritti in tutta Italia e 3 mila nelle Marche). Con essa contribuirai alla salvaguardia dell’arte e del paesaggio italiano. Inoltre, per te un anno di sconti e vantaggi in tutta Italia grazie all’ingresso gratuito nei Beni FAI e a oltre 900 convenzioni attive con la tessera FAI, per vivere un anno speciale all’insegna della cultura. L’iscrizione al FAI è per un’idea: quella di un’Italia vincente!
Le giornate rispondono a due cardini fondamentali: educazione e sensibilizzazione al prodotto d’eccellenza dell’Italia: la sua cultura. Contribuite anche voi a questo bell’esempio di Italia civile donando con un sms al numero 45507 (si può donare fino al 22 marzo)
Info utili
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E Jesi?….non ditemi che non c’è niente?!
Ciao Serena, purtroppo Jesi non ha nessun bene aperto nella lista del FAI ufficiale. Grazie e continua a seguirci!