“Marche, una piccola regione con il più grande patrimonio artistico. La bellezza che detengono è la prova dell’esistenza di Dio. Una regione piccola nelle dimensione, ma proporzionalmente la più grande per quantità di patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico in Italia.”
Questa frase di Vittorio Sgarbi rende l’idea dell’immensa ricchezza culturale e artistica condensata nelle Marche. Un contributo fondamentale alla valorizzazione e conoscenza in tutto il mondo di questo patrimonio, è dato dalle grandi mostre organizzate nel territorio marchigiano per il Giubileo straordinario della Misericordia.
Dopo il successo di pubblico della mostra Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio, svoltasi dal 12 marzo al 31 luglio 2016, presso la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno e quella ad Ancona presso la Mole Vanvitelliana è la volta delle altre mostre legate al Giubileo che sono organizzate nelle città di Osimo, Loreto e Senigallia . Volete visitarle tutte con una riduzione? Cliccate qui per ottenere nel coupon, scarica qui
Lotto, Artemisia, Guercino. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi, dal 18 marzo all’11 dicembre presso Palazzo Campana di Osimo
“Le Marche sono un libro aperto di Storia dell’Arte. Ogni scuola pittorica è presente e i più grandi artisti del loro tempo, escludendo Raffaello che vi è nato, penso a Bellini, Crivelli, Lotto, sono arrivati nelle Marche ed è stato come un ritorno a casa. Perché nelle Marche è come sentirsi a casa, è capitato anche a me che, da quasi trent’anni, ne testimonio la bellezza per autentico sentimento di passione e di scoperta di capolavori. La stessa passione che animò Berenson quando scoprì Lorenzo Lotto a Recanati.”
Una dichiarazione d’amore alle Marche da parte di Vittorio Sgarbi che anticipa la mostra “Lotto, Artemisia, Guercino. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi”, dal 18 marzo all’11 dicembre presso Palazzo Campana di Osimo (AN), promossa Regione Marche, dal Comune di Osimo, dalla Fondazione Don Grillantini e dall’Istituto Campana. Un evento straordinario: per la volta in Italia, viene esposta la collezione privata Cavallini-Sgarbi ispirata dalla ricerca della bellezza, con centinaia di opere riunite in più di trent’anni, dal critico internazionale e dalla madre Rina Cavallini. Attraverso una selezione di oltre 120 opere fra dipinti, sculture, disegni dal XIII secolo ai giorni nostri, l’esposizione delinea una complessa “geografia artistica” della nostra penisola, una summa eterogenea dell’arte italiana. All’interno della mostra, ben rappresentata è la scuola marchigiana con le opere di Nicola Filotesio detto Cola dell’Amatrice, Lorenzo Lotto, Battista Franco detto Semolei, Andrea Lilio, Giovanni Battista Salvidetto Sassoferrato, Pier Leone Ghezzi, Sebastiano Ceccarini, Giovan Battista Nini e Francesco Podesti. Ma anche altre scuole sono ampiamente documentate come quella veneta, emiliana e romagnola, toscana, romana e napoletana. Se una collezione privata è considerata una palestra dell’anima, Vittorio Sgarbi commenta così il mistero del collezionismo: “l’interesse per ciò che non c’è. Una collezione è storia di occasioni, d’incontri e di scoperte”. Ora non vi resta che scoprire le meraviglie artistiche di questa mostra ed esplorare le bellezze storiche della città di Osimo. Info qui
La Maddalena tra peccato e penitenza. Dal 3 settembre 2016 all’8 gennaio 2017 presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto
La firma dell’eclettico storico dell’arte Vittorio Sgarbi si ritrova anche nella mostra La Maddalena tra peccato e penitenza, dal 3 settembre 2016 all’8 gennaio 2017 presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto (AN). Questa mostra presenta i momenti più significativi della vita di Maria Maddalena attraverso differenti iconografie sacre e alterne vicende. La Santa è ritratta prostrata in ginocchio davanti al Signore nell’atto di ungergli i piedi con essenze preziose, oppure dolente e piangente abbracciata al legno della croce, infine lieta di recare l’annuncio della Resurrezione agli apostoli. La figura della Maddalena ha avuto particolare diffusione nell’epoca della Controriforma, basti pensare all’opera di Caravaggio della collezione Doria Pamphili o a quella di Orazio Gentileschi della Chiesa della Maddalena di Fabriano, rappresentando un esempio di conversione che ha affascinato innumerevoli artisti nel corso dei secoli. Un altro esempio è l’opera di Carlo Crivelli a Montefiore dell’Aso, dove la santa, raffigurata con vestiti provocanti e con lo sguardo da seduttrice, mostra segni di ravvedimento come la fenice impressa sulla manica dell’abito che evoca il suo percorso verso la fede. Ma l’iconografia della Maddalena, ha attratto artisti anche solitamente poco attenti alle tematiche religiose come Antonio Canova che ha ritratto la santa nel momento della sua conversione. La mostra a cura di Vittorio Sgarbi, è un viaggio nell’arte sacra e nelle emozioni umane, ed è un motivo in più per scoprire la città Loreto, calandosi nella sua atmosfera spirituale. Info qui
Maria Mater Misericordiae, dal 28 ottobre 2016 al 29 gennaio 2017, presso Palazzo del Duca a Senigallia
Riempirsi gli occhi di bellezza ed osservare la ricchezza della storia dell’arte italiana sarà possibile grazie alla mostra Maria. Mater Misericordiae, dal 28 ottobre 2016 al 29 gennaio 2017 presso il Palazzo del Duca a Senigallia (AN), a cura di Giovanni Morello e Stefano Papetti. Questa mostra è un emozionante viaggio artistico alle radici del sacro, un affascinante racconto per immagini affidato ai più grandi artisti del Rinascimento italiano, un omaggio alla figura materna di Maria, venerata in Oriente e Occidente dal popolo cristiano. Questo nucleo di opere, precedentemente esposte al Museo Nazionale di Cracovia in occasione della 31esima Giornata Mondiale della Gioventù, evento ufficiale del Giubileo della Misericordia, approda in terra marchigiana arricchendosi di capolavori locali. Il fil rouge della mostra è l’iconografia mariana magistralmente interpretata dal genio artistico di Michelangelo Buonarroti, Giovanni Bellini, Andrea Mantegna, Annibale Carracci, Beato Angelico, Raffaello e molti altri artisti marchigiani e non che hanno saputo cogliere gli aspetti più intimi e segreti dell’immagine della Madonna. Visitare questa esposizione significa immergersi in un viaggio tra Oriente ed Occidente, dove il tema iconografico della Theotokos (Madre di Dio), è sempre stato al centro di una venerazione suggestiva da parte del popolo cristiano. Un patrimonio dell’intera umanità che contribuisce a delineare uno spaccato dell’immenso deposito di fede e di arte accumulato nei secoli. La città di Senigallia, affacciata sul mare Adriatico e da sempre aperta a nuove influenze, diventa un ponte simbolico attraverso l’arte e la spiritualità, tra le Marche e la parte Est dell’Europa. Info qui
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