Noto come il “Padre della fisarmonica”, Paolo Soprani nasce a Recanati il 4 ottobre del 1844 e cresce in una famiglia di umili contadini marchigiani, trasferitisi a Castelfidardo nel 1847.
Il suo ingegno tecnico e la sua intraprendenza lo porteranno a fondare la prima grande industria di fisarmoniche italiana.
Tutto ebbe inizio nel 1863 con l’arrivo di un pellegrino austriaco, di passaggio da Loreto a Castelfidardo, che portava con sé un nuovo insolito strumento musicale. In cerca di un appoggio, il viaggiatore chiese ospitalità alla famiglia Soprani e, per sdebitarsi, donò a questi il suo giocattolo sonoro.
Lo strumento, progettato dal viennese Cyrill Demian e battezzato col nome di “Accordion”, attirò l’attenzione del diciottenne Paolo Soprani, che si cimentò in un lavoro di attenta analisi dell’oggetto, smembrandolo pezzo a pezzo. In ben poco tempo, il giovane ne fu in grado di rielaborare ed evolvere l’idea originale, seguendo consigli e dritte da alcuni artigiani locali. Il nuovo strumento prese il nome di “Fisarmonica” (dal tedesco physharmonika, composto dalle parole greche phŷsa – “mantice” e harmonikós – “armonico”).
L’industria della fisarmonica
Successiva fu l’apertura di un piccolo laboratorio, proprio all’interno del granaio di famiglia. A Paolo si unirono i fratelli Settimio e Pasquale, che contribuirono alla produzione e distribuzione dello strumento in tutti i mercati e fiere delle zone circostanti. La vicinanza con Loreto, al tempo importante centro religioso e mercantile, fu infatti un ulteriore sostegno alla diffusione di quella novità.
La produzione cominciò a guadagnare sempre più popolarità ed importanza, tanto che, verso fine del diciannovesimo secolo, Soprani fece inaugurare una vera e propria fabbrica nei pressi della città di Castelfidardo. Nel 1885 il fratello Settimio si rese indipendente, dando inizio ad una propria industria autonoma che prese piede soprattutto oltreoceano, negli States.
In quegli stessi anni la zona Marche-Abruzzo divenne il principale fulcro di diffusione dell’industria della fisarmonica, incrementando di netto le proprie economie.
Anche il settore commerciale iniziò a muoversi: tra il 1899 e il 1905, si impegnò, non solo nell’esportazione, ma anche nella promozione della tradizione e nell’inaugurazione di opifici e scuole di fisarmonica negli stati americani.
Il museo internazionale della fisarmonica
Nel 1981 Castelfidardo inaugurò il Museo Internazionale della Fisarmonica con lo scopo di rendere omaggio alla brillante mente di Paolo Soprani: furono proprio i concittadini dell’imprenditore a lanciare l’idea di raccogliere antiche fisarmoniche da esporre in una sede ufficiale. L’iniziativa ebbe talmente tanto successo che il museo cominciò ad ospitare modelli provenienti non solo da tutta Italia, ma anche da collezioni estere; la struttura museale necessitò quindi di un notevole ampliamento che ad oggi conserva più di 500 esemplari di fisarmoniche, di cui 100 già selezionati in esposizione. Il Museo sorge in una struttura seicentesca del Palazzo Comunale di Castelfidardo (Via Ciriaco Mordini, 1) costituendo un’eccellenza nel panorama culturale della Regione Marche.
Il sito ufficiale del Museo Internazionale della Fisarmonica dispone di una ricca sezione dedicata alla visita virtuale della struttura, che permette di percorrere passo passo l’intera esposizione da un semplice device.
Castelfidardo è uno splendido borgo in provincia d’Ancona, conosciuto a livello internazionale come la “patria della fisarmonica”. La cittadina è ricca di piccoli luoghi culturali che recano fascino al caratteristico ambiente medievale marchigiano. Si possono visitare, infatti, il Palazzo Comunale, con suo Salone degli Stemmi, la Chiesa Collegiata Santo Stefano, che conserva pregevoli opere, il Museo del Risorgimento, il Parco delle Rimembranze, che custodisce il Monumento Nazionale delle Marche, e le Grotte di Sant’Anna, complesso di cunicoli sotterranei che attraversano la citta di Castelfidardo.
Versioni prima di Soprani
- il “Tcheng”,antico strumento di origine cinese che utilizza lo stesso principio dell’ancia libera della fisarmonica di Soprani;
- nel 1500 lo sperimentatore Leonardo da Vinci progettò un organo portativo con tastiera verticale a mantice;
- come già anticipato, dopo circa 300 anni dalla creazione di Leonardo, nel 1829 venne brevettato lo strumento “Accordion” dell’organaro Cyrill Demian. Fu questo modello ad ispirare Paolo Soprani la progettazione della prima fisarmonica;
- nel 1854 ottenne il brevetto anche il modello “Symphonium” del fisico Sir Charles Wheatstone, da cui poi deriverà la variante “concertina”.
Versioni dopo Soprani
- il “Du botte”, un modello “semplificato”, nato con l’industria abruzzo-marchigiana di Giovanni Chiusaroli (Recanati) e Raffaele Pistelli (Teramo);
- il “Mantesin” del Bonacina (1850).
Esplorando la fisarmonica
La fisarmonica di Soprani è uno strumento musicale aerofono a serbatoio d’aria ad ancia libera.
L’aria prodotta dall’estensione mantice a soffietto, ovvero il “corpo”, fa vibrare delle ance, lamelle costruite in legno o metallo disposte in fila tra corpo ed estremità, riproducendo il suono. Ai margini del mantice sono saldate delle casse acustiche, provviste di manuali (tastiere): la cassa destra può essere dotata di bottoni o tastiera, tipo pianoforte, mentre la sinistra, solo a bottoni, riproduce bassi e accordi.
La falegnameria è una componente importante: le casse acustiche vengono realizzate con tre o quattro legni e successivamente verificate a mano.
L’industria della fisarmonica viene considerata ancora ad oggi un processo artigianale, che da priorità alla produzione manuale, piuttosto che a macchinari.