Cercate una buona idea per programmare un viaggio nelle Marche? Le festività di Pasqua sono un’ottima occasione per venire alla scoperta di tradizioni, paesaggi, cultura e gastronomia della nostra terra. Le processioni e rievocazioni storiche legate alla liturgia della Pasqua cristiana vengono riproposte ogni anno nei borghi più belli delle Marche dove si potrà celebrare il Venerdì Santo rivivendo le scene più commoventi della passione e morte di Gesù Cristo.
Seguiteci in un itinerario in cui percorreremo molti degli appuntamenti delle Marche, provincia per provincia, raccontandovi le curiosità e la storia di ognuno di essi.
Provincia di Pesaro Urbino
Cantiano ospita la Turba, una suggestiva rievocazione della Passione del Venerdì Santo, che quest’anno cade il 29 marzo, nel centro del borgo medioevale, che viene interamente coinvolto. Nei pressi dei giardini pubblici verrà allestito il Cenacolo, luogo deputato all’istituzione dell’Eucaristia, ma anche del tradimento e della cattura del Cristo.
Nell’ampia Piazza Luceoli vengono innalzate le strutture che rappresentano il Tempio dei Sacerdoti, il Pretorio romano e la Reggia di Erode. Questo sarà l’imponente palcoscenico sul quale centinaia di persone faranno la loro comparsa e interpreteranno con devozione le scene del processo e della condanna.
L’ultima scena, la salita al Calvario, sfrutta al meglio la morfologia del territorio, in questo caso la collina sopra il paese con i ruderi della rocca medievale. Qui avverrà l’epilogo scandito da una processione di figuranti illuminata da centinaia di torce. L’annuncio della risurrezione e l’omaggio al Gesù morto da parte dei personaggi concluderanno la serata.
La manifestazione, tra messe, canti e preghiere, sfilate e tamburi, prende vita coinvolgendo tutto il paese. Se volete conoscere tutti i segreti leggete il post blog La Turba: una suggestiva rievocazione della Passione a Cantiano oppure guardate i video La Turba – Il racconto di una passione – Videodocumentario di Filippo Bagianti
A Cagli si celebra la Processione del Cristo Morto, venerdì 29 marzo. Più di 400 confratelli, vestiti di tuniche, scalzi e incappucciati percorrono le vie del paese alla luce delle fiaccole, avvolti dal silenzio e dalla musica dei tamburi accompagnano il corpo di Cristo. La struggente melodia di una marcia funebre contribuisce a creare un’atmosfera sospesa di grande contrizione che avvolge tutto il centro cittadino. Uno spettacolo di grande impatto emotivo!
A Serravalle di Carda, antico borgo immerso nel verde dell’Appennino pesarese, si tiene da più di 40 anni la Passio, una rappresentazione storico religiosa della Passione e Morte di Cristo, una delle migliori tradizioni popolari degli abitanti dell’Appennino Marchigiano. Si potrà assistere agli episodi più toccanti della passione: l’Ultima cena, la preghiera nell’Orto degli Ulivi, l’apparizione dell’angelo, il bacio di Giuda, il processo di Caifa, il processo di Pilato con la flagellazione e infine la crocifissione.
A Saltara, sempre il Venerdì Santo, si svolgerà la Processione del Cristo Morto, manifestazione che anima l’antico borgo sin dal 1847. Come vuole la tradizione, le vie del centro storico saranno percorse dai soldati romani che a piedi e a cavallo apriranno il corteo scortando Cireneo, incappucciato ed impersonato ogni anno da un fedele che mantiene anonima la sua identità. Altro immancabile momento del Venerdì Santo a Saltara è la passeggiata nel borgo per visitare la Via Dolorosa che viene ricostruita negli angoli più caratteristici del paese.
Processione del Cristo Morto a Mercatello sul Metauro, sempre il Venerdì Santo. L’antichissimo sodalizio della Santa Croce di Mercatello, già presente nella seconda metà del ‘200, aveva eretto un oratorio dedicato al Sacro Legno per promuoverne il culto; contemporaneamente faceva oggetto della propria devozione il simulacro del Cristo Morto, alto 185 cm. Tutti gli anni, nella notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo, è prelevato dall’antica chiesa della Santa Croce e trasferito nella chiesa collegiata, e dopo la celebrazione liturgica del Venerdì Santo è deposto dalla croce, con delle bende di lino e un telo bianco, con il quale il Cristo Morto viene adagiato in un cataletto. Segue un’imponente processione con cataletto e baldacchino nero.
Itinerari in camper nella provincia di Pesaro Urbino
Provincia di Ancona
Tra i tanti appuntamenti del Venerdì Santo troviamo la Morte del Giusto, rievocazione storica in costume della Passione Vivente che si svolge a Loreto con centinaia di figuranti e comparse in costume d’epoca. Dal processo più clamoroso di tutti i tempi (piazzale della parrocchia di S. Flaviano), alla Via Crucis lungo la via principale di Villa Musone, sino al Calvario (a metà del colle lauretano).
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La settimana di Pasqua prevede anche la storica Processione dei Sacconi a Osimo, una tradizione molto sentita dalla comunità locale ma che incuriosisce anche chi viene da fuori. Ogni anno, all’imbrunire del Venerdì Santo, si spengono i lampioni e le insegne dei negozi e il centro storico, illuminato soltanto da alcune fiaccole, è pronto ad accogliere la tradizionale processione. Circa 250 confratelli della Pia Unione del Cristo Morto, coperti dai caratteristici “sacconi”, vesti e cappucci neri, accompagnano in corteo per le vie della città, il cataletto ottocentesco al suono della battistangola.
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A Sassoferrato, venerdì 29 marzo, si terrà la Processione del Cristo Morto che vedrà protagonisti i sacconi. Essi devono il loro nome al saio bianco e al cappuccio con i quali si vestono. Nelle loro mani, i simboli della Passione: il martello, i chiodi, i flagelli, il gallo, la corona di spine, la veste, la croce, il teschio che testimoniano la morte di Cristo. L’uscita dalla chiesa di San Francesco dà il via alla processione: si spalancano i portoni ed emerge l’ombra di ognuno di loro, attorniata da un abbagliante fascio di luce. La processione continua nel Centro Storico del Castello, dirigendosi poi verso il Centro Storico del Borgo, risalendo infine verso la Chiesa di San Pietro lungo l’antica ed erta via delle Piagge.
Itinerari in camper in provincia di Ancona
Provincia di Macerata
La piccola cittadina di Porto Recanati realizza, sin dai tempi del medioevo, una pittoresca Processione del Venerdì Santo: la Bara de Notte. Un gruppo di dodici pescatori scalzi, chiamati “sciabegatti” (da “sciabega” cioè “rete da pesca” in dialetto), percorre le stazioni della Passione portando la bara in processione. La peculiarità è data proprio da quest’ultima, una macchina di legno alta cinque metri i cui segreti di montaggio sono custoditi da un unico artigiano che li tramanda negli anni.
Le piazze e le vie di Mogliano, come ogni Venerdì Santo dell’anno, si illuminano di una nuova luce che ci porta a rivivere le ultime ore della vita di Gesù Cristo. La storica rievocazione della Passione di Cristo di Mogliano (la prima nel 1962) fa spegnere le luci del paese: si inizia alle 21.15 con la rappresentazione dell’ultima cena sulla scalinata dello storico “Ospedale” in piazzale San Michele. Alla folla ebraica, soldati romani a cavallo e fanti che compongono la tradizionale rappresentazione, a Mogliano si aggiunge anche la processione religiosa della Bara del Cristo Morto.
A Tolentino va in scena la Passione di Cristo nella Contrada Bura: le suggestive colline della campagna fanno da teatro naturale della Passione, una sacra rappresentazione popolare che ravviva la memoria, suscita riflessione, coinvolge la mente e il cuore. Appuntamento 23 marzo con oltre 160 figuranti.
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Provincia di Fermo
Il Venerdì Santo a Monterubbiano si tiene la solenne Processione del Cristo Morto. Il simulacro in cartapesta gessata del ‘300 viene portato in processione per le vie del paese adagiato su una bara del ‘600. La bara del Cristo Morto è decorata con velluti pregiati ed è poggiata su un carro artistico realizzato su tre livelli. Il grazioso borgo di Monterubbiano, insignito della Bandiera Arancione, con questa sentita processione festeggia l’avvento della Pasqua. Il carro è accompagnata da donne vestite a lutto, figuranti romani e i membri della Confraternita di Maria Santissima del Suffragio. La tradizione di questa forma di pietà popolare risale a prima del 1300: si organizza solo negli anni pari e ha inizio alle 15.
Venerdì Santo, a Monte San Pietrangeli, la rappresentazione liturgico-drammatica della Passione e Morte di Gesù. E’ la più antica manifestazione religiosa di Monte San Pietrangeli: prende forma alla fine del ‘700 con l’antica bara del Cristo Morto. Nel 1977, un gruppo di ragazzi con tanto entusiasmo riuscì a mettere in scena uno spettacolo teatrale ma dalle vesti religiose. Tutto viene ambientato all’interno del centro storico, trasformato per l’occasione in un’ampia scenografia, con braceri e fiaccole. L’antica bara del Cristo Morto, accompagnata dagli “svegliarini” e dagli oltre 250 figuranti, è la protagonista di una seconda processione che ripercorre per l’ultima volta le vie del centro storico.
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Provincia di Ascoli Piceno
Uno degli eventi folkloristici di forte richiamo storico per il comune piceno di Ripantransone è il Cavallo di Fuoco che quest’anno si terrà dal 4 al 7 aprile. La rievocazione storica risale al lontano 1682, quando, in onore della Madonna di San Giovanni, un artificiere di Atri attraversò più volte la piazza con un cavallo, sprigionando fuochi d’artificio in tutte le direzioni. Il Cavallo di Fuoco, manifestazione unica in Italia nel suo genere si è affermata nella storia come il simbolo di un’antica tradizione che è rimasta invariata nei secoli. Ripatransone, il Belvedere del Piceno, a 12 km dall’Adriatico, Bandiera Arancione, vanta un’ineguagliabile vista panoramica che spazia dal Gran Sasso ai Monti Sibillini, dal Conero al Gargano, fino alla costa dalmata.
ll Venerdì Santo la Passione di Cristo rivive a Montalto delle Marche, dove numerosi figuranti ne mettono in scena i momenti salienti nella caratteristica processione che si avvia per la salita della Passeggiata del Monte. Il Comune di Montalto delle Marche è sito nella fascia collinare che va dalla costa Adriatica alla Catena dei Sibillini, ad una distanza percorribile in venti minuti, sia dal mare che dalla montagna.
Ogni anno, sin dal 1500, migliaia di fedeli assistono con devozione alla storica Processione del Cristo Morto a Monteprandone, con oltre 300 personaggi. Alle ore 21 una maestosa bara dorata, con stoffe e frange d’oro e d’argento, del peso di oltre 400 chili, viene portata a spalla da 4 giovani vestiti di nero che si danno il cambio con le altre squadre lungo il percorso.
La secolare Processione del Cristo Morto a Monsampolo del Tronto, a partire dalle 20.30 del Venerdì Santo, dalla chiesa di Maria Santissima Assunta, vede la partecipazione di cinque Confraternite, con personaggi che indossano tuniche con i colori che li contraddistinguono. Il tragitto è suggestivamente illuminato da fiaccole e lampioncini di legno coperti ai lati con carta sulla quale sono disegnati i simboli della Passione di Cristo.
Itinerari in camper in provincia di Ascoli Piceno
Info utili
- La Turba di Cantiano
- Viaggio nell’arte: la Crocifissione di Lorenzo Lotto a Monte S. Giusto
- Dai un’occhiata ad alcune idee di viaggio per trascorrere le vacanze di Pasqua nelle Marche
- Scopri tutto sulla nostra regione sul sito del turismo della Regione Marche
- Il Baccalà con patate: ricetta della Quaresima marchigiana
- La ricetta della pizza di formaggio marchigiana
- La colazione della Pasqua marchigiana
Mi spiace non vedere menzionata la nostra rievocazione storica della VIA CRUCIS del VENERDÌ SANTO a MATELICA (MC)……..bellissima e suggestiva !!!!
La tua guida per gli itinerari in camper è molto utile e permette di scoprire anche luoghi meno conosciuti ma altrettanto interessanti. Grazie ancora per aver condiviso questo itinerario per la Pasqua nelle Marche.