Appassionarsi alla cultura arricchisce l’anima! Sono tante le storie scritte dagli utenti per il concorso Raccontaci un museo, ogni mese ne stiamo pubblicando una e ormai abbiamo affezionati lettori che seguono la rubrica Raccontaci Le Marche. Nei post precedenti abbiamo visitato Palazzo Ducale di Urbino, poi ci siamo spostati nella provincia di Fermo per conoscere il borgo di Massa Fermana e il Museo degli Antichi Mestieri della strada. E oggi ci catapultiamo in provincia di Ancona, nella splendida città di Jesi.
Martina Gambioli, ci ha scritto e ci ha invitato a palazzo, ma non in uno qualsiasi, questo è ricco di curiosità!
Buona lettura!
Palazzo Bisaccioni di Jesi
Nel cuore del centro storico di Jesi vicino il palazzo della Signoria e palazzo Colocci si può ammirare un palazzo ottocentesco di incredibile bellezza. Il palazzo che prende il nome dalla famiglia che l’ha fatto erigere nel XVI secolo è diventato sede della Cassa di Risparmio di Jesi a partire dalla metà del XIX secolo fino all’ultimo ventennio del XX secolo ed attualmente ha sede la Fondazione della Cassa di Risparmio di Jesi.
Con queste poche righe siamo già immersi nella storia del Cinquecento. Immaginiamoci dame vestite a festa, ricchi signori, carrozze e cavalli, botteghe di mestieri. il centro storico di Jesi doveva presentarsi più o meno così, tra i fasti dei palazzi nobili e le umili dimore di chi lavorava il ferro, faceva il pane o lavorava la terra. Entrando in uno di questi palazzi nobiliari, l’atmosfera cambiava subito e si rimaneva rapiti dagli ori, gli stucchi e le opere d’arte. Guardate qui!
L’interno di Palazzo Bisaccioni a Jesi
Martina descrive l’interno del sontuoso edificio come uno scrigno per capolavori d’arte:
All’interno di palazzo Bisaccioni sono state recentemente allestite due collezioni d’arte: la prima è una raccolta di opere che vanno dal XVI secolo al XIX secolo. Da Francesco da Ponte e Raffaellino del Colle, a Carlo Maratta e Giorgio Vasari; la seconda è una collezione di artisti di età contemporanea da Orfeo Tamburi e Raul Batocco, a Edmondo Giuliani ed Ezio Bartocci per citarne alcuni. Il percorso museale prosegue con una raccolta numismatica della Lira italiana dal 1861 fino all’avvento dell’Euro e una serie di vecchie calcolatrici, macchine da scrivere e punzonatrici.
L’interno di Palazzo Bisaccioni a Jesi
Le sale di questo splendido palazzo custodiscono tesori, un contributo fondamentale per ripercorrere tra opere d’arte e oggetti come le Lire, le calcolatrici e le macchine da scrivere, la storia italiana. Non soltanto le stanza adibite a spazio espositivo sono visitabili, infatti si possono ammirare anche la Sala Convegni, una biblioteca di nicchia delle pubbicazoni edite dalle Fondazioni bancarie italiane e molto altro. ma non vi sveliamo tutto, lo facciamo raccontare da Martina:
La visita non finisce qui! Si scende nei sotterranei dove si può accedere in un luogo dove il tempo sembra si sia fermato, dove sembra che improssivamente qualcuno ci abbia catalputati all’interno di un film poliziesco… Si può entrare nel vecchio caveau della Cassa di Risparmio, rimasto intatto e perfettamente conservato dove vecchi documenti bancari e vecchi registri rendono il tutto quasi realistico.
Il caveau di palazzo Bisaccioni, Jesi
Questo caveau, costruito negli anni ’50, è elegante, imponente e inquietante allo stesso tempo! la porta blindata del Tesoro invita ad entrare, sbirciando qua e là: dalle cassette di sicurezza, alle casseforti d’epoca e ai passaggi segreti!
Il racconto di Martina termina stuzzicando la nostra curiosità! Ma non temete, se volete visitare questo scrigno di opere e tesori, potete farlo il sabato, la domenica e i festivi mattina e pomeriggio, ma anche durante la settimana contattando gli uffici della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. Info qui
Info utili
- Vuoi conoscere la città di Jesi? leggi sul nostro blog l’articolo “Jesi,: le doglie di Costanza” e “10 cose da vedere a Jesi“
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Mai stato a Jesi.