Pedalando nelle Marche con la Tirreno-Adriatico

Scopri le Marche grazie al percorso della corsa ciclistica Tirreno-Adriatico che attraverserà la nostra regione dal 9 al 10 marzo 2024 percorrendo 2 stupende tappe che vi affascineranno con intime strade di collina, coste incantate e antichi borghi. Da Sassoferrato-Cagli fino a San Bendetto del Tronto.

La Tirreno Adriatico è un strada disegnata dalla natura e dalla storia che unisce i due mari, parte da Lido di Camaiore e raggiunge San Benedetto del Tronto offrendo scenari e città uniche nel suo genere.

Per gli appassionati di ciclismo agonistico, inoltre, rappresenta il primo banco di prova stagionale.

Anche questa edizione della Tirreno-Adriatico, la 59ma, unirà bene il connubio Sport – il Ciclismo come rappresentazione dell’impegno e della tenacia per raggiungere traguardi – e promozione a livello internazionale della bellezza delle Marche come terra della pluralità di emozioni.

Come non ricordare poi il ciclista per eccellenza di questa regione, il compianto Michele Scarponi a cui è stata dedicata proprio l’edizione 2018: fu lui a salire per ben tre volte sul podio finale della Tirreno-Adriatico: vincitore nel 2009; secondo nel 2010 e terzo nel 2011.

Le due tappe marchigiane della Tirreno Adriatico 2024

1. Sassoferrato – Cagli (Monte Petrano) 9 marzo

La 59^ edizione della Tirreno-Adriatico entrerà nelle Marche il 9 marzo con arrivo a Sassoferrato, uno de “I Borghi più belli d’Italia”. Ricco di tesori da scoprire e di una natura incontaminata da vivere, rappresenta il fulcro di un territorio di 136 kmq esteso sul versante orientale dell’Appennino Umbro-Marchigiano, tra il Parco Regionale del Monte Cucco e quello della Gola della Rossa e di Frasassi.

Sassoferrato

Il percorso prosegue, tra gli altri, ad Arcevia, Pergola, Frontone, Cagli, Acqualagna, Fermignano, Urbania, Piobbico, Cantiano e Cagli.

Informazioni tecniche della tappa

È la tappa più dura della Tirreno-Adriatico con arrivo in salita. Si percorrono le valli dell’interno marchigiano con continui saliscendi nella prima parte intervallati da alcune salite importanti come la Forchetta di Valle Avellana e la salita di Pian di Trebbio. Alle pendici del Monte Petrano si scala la breve e ripida salita di Moria (2.5 km circa al 9%) per giungere a Cagli dove inizia la salita finale.
Ultimi km
Gli ultimi km sono costituiti dalla salita al Monte Petrano. Salita di 10.1 km all’8.1% di pendenza media, ripida nei primi chilometri (fino al 12%), costante nella seconda parte caratterizzata da numerosi tornanti. Giunti in prossimità dell’altopiano sommitale la pendenza diminuisce. Rettilineo di arrivo quasi piano.

2. A San Benedetto per il cronometro – 10 marzo

La conclusione della Tirreno-Adriatico è una tappa con arrivo e partenza da San Benedetto del Tronto, la capitale della Riviera delle Palme. Bandiera Blu, grazie alle ampie spiagge sabbiose incorniciate nell’affascinante sfondo delle palme e degli oleandri, San Benedetto del Tronto vanta un’ampia pista ciclabile che costeggia ininterrottamente la spiaggia e prosegue senza interruzioni per oltre 15 km, fino a Cupra Marittima.

La cittadina è dotata di un porto turistico, un porto peschereccio e un mercato del pesce all’ingrosso, tra i più importanti d’Italia. Attrazioni da non perdere sono il Polo Museale del Mare, il Museo Ittico e il Museo d’Arte sul Mare, un museo permanente all’aperto, che si sviluppa lungo tutto il molo ed ospita ben 145 opere d’arte. La città di San Benedetto del Tronto presenta un nucleo antico (il “paese alto”), caratterizzato dalla trecentesca esagonale Torre dei Gualtieri. Il “torrione”, che attraverso il suo orologio scandisce le ore della giornata, è il simbolo della città.

San Benedetto del Tronto
San Benedetto del Tronto

Info tecniche della tappa

Tappa mossa nella prima parte e assolutamente piatta negli ultimi 80 km. Partenza immediatamente a salire con passaggio a Monteprandone e poi salita impegnativa a Montedinove. Seguono un po’ di saliscendi attraverso Montalto delle Marche fino al passaggio da Ripatransone. Lunga discesa fino a Grottammare prima di entrare nel circuito di circa 15 km da ripetere 5 volte. Percorso del circuito prevalentemente su strade rettilinee, larghe e asfaltate.
Gli ultimi 3 km saranno su strade ampie e prevalentemente rettilinee con alcune semicurve su strade di media larghezza nella prima parte. Ultima doppia curva a circa 1 km dall’arrivo.

Marche Outdoor, il ciclo-turista scopre il paesaggio diversificato della regione

La Regione Marche punta sullo sviluppo di un turismo sostenibile e di qualità orientato agli amanti dell’outdoor; si parte dalla bicicletta con il portale – www.marcheoutdoor.it – e con un network bike: strutture ricettive, ristoranti, officine, guide cicloturistiche e ogni altro tipo di servizio orientati a soddisfare ogni richiesta del viaggiatore e accompagnarlo nell’intero territorio regionale.

La filosofia del progetto è quella di usare la bicicletta come mezzo per far vivere al ciclo-turista le emozioni che il territorio marchigiano può offrire tra biodiversità, colori diversificati e un paesaggio “intatto” naturale.

Ad oggi, sulla piattaforma Marche Outdoor, sono caricati 24 percorsi ed è disponibile anche l’App Marche Outdoor pensata per essere vicino a tutti i cicloturisti.

I campioni amano la nostra terra

In tanti hanno scelto le Marche come terra in cui vivere o semplicemente allenarsi. Il primo tra tutti è stato il Pirata, Marco Pantani, che sceglieva le alture, ripide e spietate, della parte nord delle Marche, e in particolare il Monte Carpegna, con le sue affilate formazioni rocciose, brutali quanto ossessivamente belle e ricercate. Di  Michele Scarponi, ciclista di professione per oltre vent’anni e vincitore di due tappe del Giro d’Italia e, nel 2011, del Giro d’Italia, abbiamo già detto. L’edizione 2018 era dedicata a lui, con l’arrivo di una tappa proprio nella sua Filottrano.

Da sinistra: Michele Scarponi, Marco Pantani, Yuri Chechi e Valentino Rossi
Da sinistra: Michele Scarponi, Marco Pantani, Yuri Chechi e Valentino Rossi

Non tutti sanno, inoltre, che Yuri Chechi, toscano di nascita, da giovane si allenava a Fermo: ora ha scelto di vivere nelle Marche, Ripatransone in particolare, innamorato della qualità di vita. Il campione olimpico, medaglia d’oro ad Atlanta 1996, ha aperto un agriturismo realizzato con la bioarchitettura, durante il quale accompagna i suoi ospiti in bici alla scoperta del territorio, insieme a Andrea Tonti e il tour operator Bike Division (scoprire il Marche Eco Cycling Tour). Come non citare, tra gli sportivi marchigiani over the top, il campione per eccellenza delle due ruote, questa volta a motore, Valentino Rossi, pluricampione mondiale Moto Gp di Tavullia, Pesaro.

Info utili per seguire la Tirreno-Adriatico

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