Torre di Palme, borgo più bello d’Italia nelle Marche e splendido villaggio medievale affacciato sul blu del mare Adriatico, custodisce una delle storie d’amore più belle e tormentate del secolo scorso, lo sapevate?
Fra le romantiche stradine del centro storico e gli affacci mozzafiato di questo piccolo paese della provincia di Fermo, si è consumata la storia di due giovani amanti che sono ricordati come i “Giulietta e Romeo” delle Marche.
Ma cominciamo dall’inizio e partiamo proprio dalle strade di questo caratteristico borgo, per ripercorrere la storia di amore che rende Torre di Palme uno dei borghi più romantici delle Marche. Ad accompagnarci in questo viaggio, le note di alcuni fra i tredici brani musicali tratti dalla suite per violino, violoncello e pianoforte, composta da Andrea Strappa proprio per la storia d’amore che vi stiamo per raccontare.
Le case in pietra, i balconi fioriti e le strade acciottolate
La storia di Antonio e Laurina ha inizio qui, nel borgo di pescatori che all’inizio del secolo scorso, come oggi del resto, si trova ancora immerso nell’atmosfera medievale delle sue mura di pietra e delle sue piccole e intime strade di ciottoli.
Al villaggio si conoscono tutti, si vivono intensamente le giornate di lavoro e di svago, con i tempi calmi e dilatati dei campi e della pesca. Antonio e Laurina si conoscono da sempre e a vent’anni s’innamorano: chissà come vedono il loro futuro passeggiando fra i vicoli, lanciandosi sguardi alle feste di paese e ammirando romantiche albe dai balconi affacciati sul mare…
Il futuro però è ben diverso dalla tranquilla vita borghigiana alla quale sono abituati: la guerra in Libia e la chiamata alle armi nel 1911 spezzano l’idillio dei due, che si devono separare e vivere lontani l’uno dall’altra nell’insicurezza del futuro. Tuttavia, Shakespeare ci insegna, l’amore giovane e passionale non si adatta facilmente alle imposizioni della vita adulta e i due, spaventati dall’incertezza dei tempi e dalla durezza della guerra, che aveva già portato via l’amato della migliore amica di Laurina, danno una svolta inaspettata alla loro storia.
Il Bosco del Cugnolo e la Grotta degli Amanti
Dal centro storico del paese e dal suo caldo color brunito, ci spostiamo nel verde del Bosco del Cugnolo. Si tratta di un’area floristica protetta delle Marche, una lingua di autentica macchia mediterranea sulla costa adriatica, dove poter passeggiare seguendo un percorso ad anello di circa 2 km, che si snoda dal borgo di Torre di Palme alla Grotta degli Amanti. Un sentiero abbastanza semplice, immerso nella caratteristica vegetazione mediterranea, ricca di querce secolari, pini marittimi, ginepri e corbezzoli.
Fra salite e discese, piccoli tratti scoscesi e immersi nel fitto della vegetazione, ai due giovani innamorati il bosco del Cugnolo deve essere sembrato il luogo ideale dove nascondersi per sfuggire al plotone d’esecuzione. Antonio, infatti, durante una licenza, decise insieme alla sua amata di non tornare più al fronte e di venire meno ai suoi doveri di leva, scappando nel bosco vicino e nascondendosi nella grotta che da allora è ricordata proprio con il nome di Grotta degli Amanti.
Si tratta di un anfratto naturale, scavato nella roccia, che si raggiunge dal sentiero del Cugnolo arrampicandosi su di una parete scoscesa per un breve tratto di strada. Al suo interno, Antonio e Laurina si sono rifugiati per otto giorni e otto notti, sfamati da pane e sarde che alcuni pescatori, inteneriti dalla loro sfortunata avventura, portavano loro di nascosto.
Le Chiese del borgo e il Fosso di San Filippo
È dentro la grotta nel bosco che Antonio e Laurina decidono di rendere la loro storia d’amore immortale: spinti dal rimorso della scelta di scappare, braccati dalle milizie che ricercavano il disertore, tormentati dalla colpa per essere fuggiti insieme senza essere sposati, prendono la decisione di porre fine alle loro vite. La grande devozione cristiana del tempo è testimoniata dai bellissimi edifici religiosi presenti nel piccolo borgo. Fra le tante, la splendida Chiesa di Santa Maria a Mare, realizzata nel XII secolo in stile romanico-gotico e il Tempio di Sant’Agostino, che racchiude un tesoro inestimabile e simbolicamente legato alla nostra storia d’amore quale il polittico di Vittore Crivelli. L’opera rappresenta, infatti, proprio il tema della Redenzione.
Possiamo immaginare che i giovani innamorati l’avessero ammirata a lungo, durante tutta la loro vita, e che la simbologia ad essa legata, fra cui i fiori d’arancio tenuti in mano dal Bambin Gesù, simbolo di matrimonio e passione, fossero entrati nella loro esistenza ben prima della tragica decisione di togliersi la vita.
Come ogni grande storia d’amore drammatica ci insegna, il loro gesto ha riempito di significato una normale cotta giovanile, elevandola a passione senza tempo. Legandosi con lo scialle di Laurina e la cintura di Antonio, i due decisero di lanciarsi dal Fosso di San Filippo, ponendo fine alla loro vita mortale, per dare vita alla loro immortale storia d’amore.
5 tappe da non perdere a Torre di Palme
Se volete ripercorrere i luoghi dell’appassionata vicenda dei due giovani marchigiani, ecco a voi un percorso con 5 tappe da non perdere a Torre di Palme:
1 – Immergersi nel blu del mare dai balconi del borgo
2 – Una visita agli edifici storici del borgo: la torre merlata, Santa Maria a Mare, il Tempio di Sant’Agostino e l’Oratorio di San Rocco
3 – Una romantica passeggiata nel Bosco del Cugnolo fino alla Grotta degli Amanti
4- Assaggiare il delizioso pesce dell’Adriatico
5 – Perdersi fra i vicoli medievali del borgo e scattare pittoresche fotografie
Molto accattivante spero di passarci una vacanza al più presto. Sarebbe gradita qualcosa di cartaceo. Grazie